È morto Mons. Antonio Barbierato. Aveva 89 anni.
Una notizia che ci ha preso alla sprovvista. Non immaginata né annunciata: il caro Mons. Antonio Barbierato è spirato nel reparto di terapia intensiva del Centro Gallucci di Padova.
Ce ne ha dato notizia, ieri 27 aprile, una lettera dell’Associazione Santo dei miracoli.
Mons. Antonio Barbierato, per 50 anni (dal 1964 al 2014), è stato Direttore dell’Associazione Universale di Sant’Antonio, della rivista Il Santo dei Miracoli e Consigliere USPI.
Nel 1960 venne nominato amministratore del settimanale La difesa del popolo, direttore della Tipografia Antoniana (fondata a Padova nel 1886 da don Antonio Locatelli) e presidente dell’Associazione Universale di S. Antonio (AUSA): con tali incarichi, don Antonio ebbe modo di impegnarsi sia nell’ambito della carità, sia nel contesto della formazione attraverso la carta stampata.
Per sostenere le finalità e le tante opere dell’AUSA fondato, nel 1888, il periodico Il Santo dei miracoli, di cui Don Barbierato diventa direttore nel 1964.
Nell’aprile del 1981 don Antonio diviene anche amministratore del Seminario, incarico che ricopre fino al maggio 2012. Nel novembre dello stesso anno è anche nominato “Cappellano di Sua Santità”. Nel 1985 è membro del Collegio dei revisori dei conti dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero, mentre dal 1997 al 2002 è anche membro del Consiglio diocesano per la Gestione economica. Nel febbraio del 2014 rinuncia all’incarico di direttore dell’AUSA.
Don Antonio, che ha sempre mantenuto la sua residenza in Seminario, era sobrio nelle parole e schivo, ma anche sano e sereno, grande lettore di libri e amante della musica, dotato di facilità nel parlare e sempre puntuale agli esercizi spirituali che la classe di ordinazione viveva assieme, trascinata dal biblista don Giuseppe Segalla.
Per molti anni Mons. Barbierato è stato Consigliere nazionale dell’Unione Stampa Periodica Italiana. Il suo giornale, Il Santo dei Miracoli, è infatti associato USPI dal 1988.
Ha ricoperto anche le cariche di vice presidente e poi di Presidente USPI ininterrottamente per 9 anni: dal 2007 al 2015 (anche se gli ultimi tre in deroga). Dal 2016 è stato inoltre Presidente onorario della nostra Unione.
Con la sua cultura, ma anche con la sua pragmaticità e la sua ironia, ha sempre animato il dibattito delle riunioni di Consiglio.
La difesa della piccola editoria, non solo religiosa, è stato il suo impegno in USPI, a fianco del Segretario Generale Vetere in tutte le battaglie (ad iniziare dalle tariffe postali e altro) a tutela generale del pluralismo della stampa.
USPI invia le proprie condoglianze alla famiglia, al direttore Michele Nicolè e alla comunità tutta dei frati di Sant’Antonio di Padova.
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