Ha partecipato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Si sono riuniti, lunedì 29 novembre alla Farnesina, gli Stati Generali della Lingua e Creatività Italiane nel Mondo. Hanno partecipato i rappresentanti del mondo istituzionale e privato, protagonisti della creatività, dell’imprenditoria e della promozione della lingua italiana.
Sono intervenuti: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio. Seguiti dal Ministro della Cultura Dario Franceschini, dal Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, dal Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione Barbara Floridia.
Organizzati dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale a cadenza biennale, gli Stati Generali rappresentano il principale appuntamento istituzionale dedicato alla diffusione della nostra lingua e alla definizione delle strategie per la sua valorizzazione a livello internazionale.
E’una iniziativa nata dalla consapevolezza che la lingua italiana – attualmente studiata da circa due milioni di persone in tutto ilmondo – è strumento fondamentale per la diffusione all’estero della conoscenza del nostro Paese. Della sua cultura, dei suoi prodotti e dei suoi valori.
Quest’anno gli Stati Generali sono stati dedicati al tema “L’Italiano di domani”, con un focus sui rapporti tra creatività e innovazione.
Per l’appuntamento del 29 novembre, quattro gruppi di lavoro (dedicati a formazione, divulgazione, creatività e innovazione) hanno definito un documento di visione sul ruolo della lingua italiana come ambasciatrice della creatività e del made in Italy nel mondo.
Il Capo dello Stato Sergio Mattarella, ha voluto sottolineare: “Diffuso anche oltre i nostri confini e studiato da oltre due milioni di persone – da Buenos Aires a Nuova Delhi, da Sidney a Dakar – l’italiano si conferma anno dopo anno un vero e proprio polo di attrazione per chi guarda al Belpaese con curiosità, interesse, ammirazione”.
“Non soltanto per i nostri connazionali e per le generazioni di italo-discendenti all’estero, che grazie alla lingua alimentano il legame con le proprie radici. Ma anche per chi sceglie di avvicinarsi alla civiltà italica perché attratto dalla storia, dall’arte, dall’eccellenza delle nostre produzioni”.
“Nel suo duplice ruolo di interprete e di vettore delle energie creative, – ha affermato il Presidente – la lingua rappresenta la prima ambasciatrice del “saper essere” e del “saper fare” italiano. E di un patrimonio vastissimo, universale per natura e vocazione, di cui rappresenta il risultato”.
“Investire in cultura è una grande scelta economica per uno sviluppo sostenibile e adatto alle peculiarità italiane”, ha detto il Ministro Dario Franceschini, sottolineando come “l’Italia sia il Paese che ha investito più risorse del Pnrr, quasi 7 miliardi, nel settore della cultura”.
“L’ultimo G20 della cultura – ha sottolineato Franceschini – si è concluso con l’approvazione della Dichiarazione di Roma, che prevede che il G20 cultura sarà permanente nell’organizzazione dei prossimi G20. Credo sia un segnale importante, su iniziativa del nostro Paese, in un organismo internazionale prevalentemente a carattere economico”.
“Nel quadro della promozione della cultura italiana nel mondo rientrano – ha concluso il ministro – gli strumenti che diffondono la nostra cultura. Come la Digital Library e la piattaforma ItsArt che da qualche giorno è attiva in tutti i paesi europei”.
(Foto tratte da www.esteri.it)
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