Elon Musk, dopo aver scatenato un’ondata di proteste per aver oscurato da Twitter gli account di diversi giornalisti, ha ripristinato tutti i profili sospesi.
Il passo indietro arriva dopo aver messo ai voti, in uno dei suoi discussi sondaggi, la sorte dei reporter.
“La gente si è espressa”, ha twittato Musk, riportando l’esisto del voto che ha coinvolto 3,9 milioni di persone, delle quali il 59% a favore del ripristino.
Le sospensioni
L’imprenditore americano aveva motivato la sospensione degli account con presunte ragioni di sicurezza.
I giornalisti bannati, infatti, si occupano di tracciare gli spostamenti dei jet privati, compreso quello di Musk. Proprio per questo, il CEO di Tesla, avrebbe ritenuto opportuno oscurare il loro profilo, al fine tutelare la propria privacy e quella dei suoi figli.
Commissione Ue contro la stretta di Twitter
L’azione di Musk ha scatenato fin da subito una forte reazione da parte dell’opinione pubblica e della politica internazionale.
La Commissione europea ha espresso preoccupazione sulla stretta alla libertà di espressione e ha paventato ritorsioni contro il social network.
“Le notizie sulla sospensione arbitraria di giornalisti su Twitter sono preoccupanti. Il Digital Services Act (DSA) dell’Ue richiede il rispetto della libertà dei media e dei diritti fondamentali. Questo è rafforzato dal nostro Media Freedom Act (MFA). Elon Musk dovrebbe esserne consapevole: ci sono linee rosse. E ci saranno sanzioni, presto”, ha dichiarato Vera Jourova, vicepresidente per i valori e la trasparenza della Commissione Ue.
La linea di Bruxelles è stata condivisa da Berlino. La vice-portavoce del governo tedesco, Christiane Hoffmann, ha confermato che l’esecutivo “osserva” la situazione di Twitter con una “crescente preoccupazione”.
“Un precedente pericoloso”
L’ Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha definito la sospensione arbitraria dei giornalisti un “precedente pericoloso”. Inoltre, la limitazione si inserisce in un momento storico in cui la categoria “deve affrontare censura, minacce fisiche e anche peggio”.
“Le voci dei media non dovrebbero essere messe a tacere su una piattaforma che professa di dare spazio alla libertà di parola“, ha sottolineato il portavoce dell’ONU, Stephane Dujarric.
In risposta alle reazioni della comunità internazionale, Musk ha ironizzato con il solito sarcasmo.
“È di grande ispirazione vedere che la stampa abbia ritrovato l’amore verso la libertà di parola”, ha twittato il miliardario statunitense.