Le librerie resteranno aperte anche in caso di ‘zona rossa’

Nota dell’ALI – Associazione Librai Italiani, aderente  a Confcommercio.

“Il decreto del 18 dicembre ha confermato che le librerie possono restare aperte sempre anche quando l’Italia sarà collocata in zona rossa. La decisione del governo, che conferma le precedenti, è uno dei tasselli che assieme alla capacità di reazione delle libraie e librai hanno permesso ai lettori di mantenere vivo il loro rapporto con i libri e la lettura come è emerso dai recenti dati sulla lettura pubblicati dal Cepell; e questo grazie a consegne a domicilio, spedizioni, letture al telefono e molto altro ancora”. Lo sottolinea una nota dell’ALI- Associazione Librai Italiani, aderente a Confcommercio.

“Per le vendite natalizie e i consumi del mese di dicembresi legge ancorastiamo registrando risultati a macchia di leopardo, con difficoltà per le librerie nei centri storici a vocazione turistica con perdite fino al 10%, che diventano molto più pesanti per quelle collocate negli aeroporti e stazioni vista la forte riduzione degli spostamenti degli italiani. Sofferenze anche pesanti per le librerie nei centri commerciali alla luce delle chiusure nei prefestivi e festivi con perdite accumulate nei mesi di novembre e dicembre oltre il 30%. Per quanto riguarda invece le librerie di provincia o di quartiere la situazione è più rosea, qui le vendite stanno mantenendo i livelli degli anni scorsi e in alcuni casi sono anche in sensibile aumento”.

“Il libro – ha commentato Paolo Ambrosini, presidente ALI – si conferma essere un bene anticiclico. Inoltre la capacità di reazione delle nostre imprese, il mutato quadro normativo, gli interventi a sostegno della filiera, e l’attenzione del ministro Franceschini hanno consentito a buona parte delle nostre librerie di riassorbire buona parte delle perdite accumulate nei mesi di chiusura.

Paolo Ambrosini

Rimangono ancora cali di fatturato importanti per i colleghi che hanno l’impresa in un centro commerciale, o in stazione e aeroporti, ma abbiamo chiesto al ministro Franceschini un incontro per i rimborsi. La conferma infine di queste ore del libro bene essenziale è un buon viatico per le nostre imprese e a me non resta che fare un invito ai nostri concittadini di andare nelle librerie a scegliere un libro per sé e per i propri cari”.

uspi

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