Gli atti intimidatori nei confronti dei giornalisti “sono fenomeno odioso. Lavoriamo per contrastarlo”, ha sottolineato il Ministro dell’Interno.
Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese è intervenuto, ieri giovedì 8 luglio, alla presentazione del manuale “Investigare 4.0 – Criminologia e Criminalistica Viaggio nel mondo delle indagini”, presso l’Aula Magna di Sapienza- Università di Roma.
Il Manuale
Il volume “Investigare 4.0 – Criminologia e Criminalistica Viaggio nel mondo delle indagini”è stato curato dal vicecapo della Polizia Vittorio Rizzi e dalla professoressa Anna Maria Giannini, docente di psicologia generale della Sapienza.
Il testo rappresenta un percorso attraverso tante storie d’indagine: dal sopralluogo, alle scienze forensi, all’esame dei crimini più gravi. Fino ad arrivare ai temi della vittimologia, della nascita della violenza, della comunicazione e del giornalismo investigativo. Offre uno spaccato più attuale della criminologia e della criminalistica.
L’intervento di Lamorgese
Il Ministro ha ricordato come tuttora esistono alcune tipologie di aggressioni che resistono e che colpiscono le persone più fragili: minori e donne, tra tutti.
Per questo, prosegue la titolare del Viminale sono molto importanti alcuni nuovi strumenti come la app YouPol che consente di segnalare alle forze di polizia fatti e reati in tempo reale e che consente di tutelare meglio le vittime.
L’Osservatorio sugli atti intimidatori ai giornalisti
L’attenzione del Viminale, ricordando l’attività dell’osservatorio sugli atti intimidatori ai giornalisti, va anche a «tutte le categorie – ha evidenziato Lamorgese – che debbono sentire il supporto delle forze di polizia».
“Con il capo della Polizia e il prefetto Rizzi – ha ricordato il Ministro – stiamo lavorando con il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e la FNSI per prevenire e contrastare un fenomeno odioso come quello degli atti intimidatori nei confronti dei rappresentanti della stampa. Facciamo per questo diversi incontri, seguendo con molta attenzione” l’evolversi della situazione.
Le conclusioni
Concludendo il suo intervento, Lamorgese ha sottolineato che “per la sicurezza del domani è necessario anche il contributo della società civile per realizzare così una vera sicurezza partecipata e avere un Paese più sicuro”.
(Tutte le foto sono tratte da https://www.interno.gov.it/it)