Padre Salvini è stato direttore della rivista dei gesuiti dal 1985 al 2011 e, per moltissimi anni, Consigliere Nazionale di USPI.
Aveva compiuto da poco 85 anni padre GianPaolo Salvini, direttore de La Civiltà Cattolica dal 1985 al 2011, morto domenica mattina nell’infermeria dei gesuiti delle case di Roma.
«È stato uomo di acume, sano spirito critico, dolcezza e spiritualità riservata e profonda», ricorda l’attuale direttore della rivista, padre Antonio Spadaro, che sulla pagina Facebook de “La Civiltà Cattolica” ha diffuso la triste notizia: «Con dolore e gratitudine per la sua persona e per la sua missione, annunciamo che oggi intorno alle 7.30 è morto p. GianPaolo Salvini».
Nato a Milano il 3 marzo 1936, era entrato nella Compagnia di Gesù a Lonigo il 7 dicembre 1954. Laureatosi a Milano in Economia, seguì e completò gli studi di Teologia a Innsbruck, in Austria. Venne ordinato sacerdote il 28 maggio 1967.
Fece i suoi primi anni di ministero a Salvador de Bahia, in Brasile, dove sarebbe voluto tornare, venendo successivamente destinato al Centro studi sociali e dal 1969 alla rivista “Aggiornamenti sociali” (anche essa associata USPI) a Milano, della quale divenne direttore dal 1977 al 1981, servizio che lasciò per quello di superiore al San Fedele, sempre nel capoluogo lombardo.
A “La Civiltà Cattolica” approdò nel 1984. Dopo pochi mesi fu nominato direttore, incarico mantenuto per ventisei anni, fino al 2011; ma non lasciò mai la rivista, dove rimase come scrittore emerito, continuando a scrivere e a pubblicare.
È stato per quindici anni consultore del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, membro del comitato scientifico dell’Istituto «Paolo VI » di Concesio, nonché accademico emerito della Pontificia Accademia di teologia.
Molti ricorderanno le sue riflessioni su etica ed economia, la passione per la montagna, la sua ironia, come ha voluto ricordare padre Antonio Spadaro: «L’umorismo fa parte della saggezza, – scrisse in articolo del 2017 dal titolo L’umorismo di Dio – che è dono dello Spirito Santo; anzi, è il sale della vita – e della vita dei credenti in particolare –, che la preserva da ogni guasto».
Il cordoglio di tutta l’USPI va alla famiglia, al ‘Collegio degli Scrittori’ e a tutti i componenti della redazione de La Civiltà Cattolica.