Istat, dopo la tv gli italiani scelgono i giornali per informarsi sul Covid

L’Istat nel suo ‘Diario Covid’ pubblicato ieri, ha riportato una serie di dati relativi alla seconda ondata epidemica, in riferimento al periodo dicembre 2020 e gennaio 2021. 

Un dato interessante emerge dalla sezione relativa ai mezzi di comunicazione che gli italiani preferiscono per rimanere aggiornati sulla pandemia. Il report presenta una situazione che dal punto di vista informativo ha subìto qualche lieve variazione. La Tv si conferma al primo posto, lo ha indicato il 91,4% degli intervistati. 

Seppur in posizione distaccata (ma comunque al secondo posto) ci sono i giornali con il 37,6% delle preferenze, scelti per la maggior parte dai cittadini delle regioni del Nord. Per i giornali i valori si attestano rispettivamente al 42,4% nel Nord, al 34,3% nel Mezzogiorno e al 32,2% nel Centro. 

I social media, che aveva preso maggiormente piede all’inizio della pandemia nel marzo 2020, si attestano ora al 22,2% di preferenze, forse in calo a causa dell’alta diffusione di fake news e disinformazione che si verifica sulle piattaforme social, alla quale i principali players hanno provato a mettere un freno con strumenti dedicati di verifica informativa e delle fonti. 

Tra i giovani, invece, la graduatoria dei mezzi di informazione più utilizzati per informarsi sull’emergenza sanitaria vede al secondo posto i social network, indicati dal 46,8% dei 18-24enni contro il 6,5% di chi ha tra i 65 e i 74 anni di età. Anche celebrità e influencer occupano una posizione non trascurabile tra gli under25, che li utilizzano come fonte di informazione nel 12,8% dei casi (a fronte di un dato medio del 3,9%). 

In ogni caso, quasi un italiano su quattro preferisce l’informazione verificata e affidabile dei giornali italiani, con l’eccezione dei giovani under25 che fanno ancora fatica ad avvicinarsi al mezzo, preferendo le piattaforme social.