Istituita una Commissione tecnica con i rappresentanti dell’INPS. Esclusa la FNSI.
Nel corso di conversione in legge del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 (c.d. “Sostegni-bis”), la V Commissione – Bilancio, Tesoro e Programmazione – della Camera dei deputati ha approvato un emendamento che rinvia al 31 dicembre p.v. ogni decisione sull’Istituto Nazionale di previdenza dei giornalisti italiani (INPGI).
All’Articolo 67, dopo il comma 9, aggiungere il seguente:
«9–bis. Al comma 31 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, le parole: «30 giugno 2021. Fino alla stessa data» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2021.
Al fine di consentire i necessari approfondimenti sulle misure di riforma di cui al primo periodo, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria è istituita una commissione tecnica composta da rappresentanti del medesimo Dipartimento, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero dell’economia e delle finanze, dell’INPS e dell’INPGI.
La commissione conclude i propri lavori entro il 20 ottobre 2021. Le attività della commissione sono svolte senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Fino alla data indicata al primo periodo».
L’emendamento è stato sottoscritto dai deputati-giornalisti Filippo Sensi, Nicola Pellicani e Andrea Frailis del PD e Massimiliano Capitanio della Lega.
Ma il fronte è molto più ampio. È stato, infatti, sottoscritto anche dall’onorevole Roberto Pella di Forza Italia, nonché da entrambi i gruppi di Forza Italia e di Fratelli d’Italia alla Camera.
Anche il governo ha espresso parere favorevole.
L’unica voce dissenziente é stata quella del Gruppo Movimento 5 Stelle che aveva già preannunciato il suo voto contrario.
Ma c’è una novità nel testo dell’emendamento approvato.
Questa volta non si tratta di un semplice rinvio, ma di una proroga per consentire, in quattro mesi, ad una commissione tecnica di decidere la soluzione migliore per affrontare la crisi strutturale dell’INPGI che ha chiuso l’ultimo bilancio con un profondo rosso di 242 milioni di euro.
La Commissione sarà composta da rappresentanti del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero dell’economia e delle finanze, dell’INPS e dell’INPGI.
Non è prevista la presenza della Federazione nazionale della stampa.
La commissione avrà tempo fino al 20 ottobre p.v. per terminare il proprio lavoro.
«L’istituzione di una Commissione tecnica che affronti i nodi della crisi strutturale dell’INPGI è una buona notizia. – ha dichiarato Marina Macelloni, presidente INPGI – E noi siamo pronti a confrontarci con tutti gli attori del sistema in qualunque momento, tenuto conto della rilevanza istituzionale dell’attività che l’INPGI svolge nel panorama della previdenza italiana».
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