Un progetto ideato da ANART (Associazione Nazionale Autori Radiotelevisivi) e finanziato da SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), con il sostegno di AIB (Associazione Italiana Biblioteche), dell’Associazione Amici di Città della Scienza, e di AIE (Associazione Italiana Editori).
A fine dicembre scorso è stata aperta a Napoli, nel quartiere di omonimo, “la Biblioteca di Scampia” presso il centro Officina delle Culture “Gelsomina Verde”, grazie anche al lavoro di 2500 volontari.
Il progetto triennale è gestito dall’Associazione ‘(R)esistenza Anticamorra’ con la collaborazione di Anart. La biblioteca verrà inserita nel circuito delle biblioteche pubbliche, grazie al supporto dell’Assessore alla Cultura e al Direttore della Biblioteca Nazionale di Napoli Francesco Mercurio.
Le prime collezioni della biblioteca sono dei libri per la prima infanzia e ragazzi consigliati da LiBeR, la biblioteca della legalità sui temi dell’antimafia e dell’impegno civile, e una vasta collezione di narrativa, in particolare di autori napoletani e del Mezzogiorno. L’AIE ha donato 100 libri provenienti dalla preziosa Biblioteca Teatrale SIAE del Burcardo a Roma.
Alla biblioteca stanno contribuendo anche il Banco di Napoli e, tramite donazioni di libri e dvd, numerosi editori e distributori, fra i quali Bollati Boringhieri, Chiarelettere, La Coccinella, Einaudi, E/O, Garzanti, Guanda, Longanesi, Lucky Red, Marsilio, Medusa Film, Mondadori, Nord Sud, Piemme, Ponte alle Grazie, Rizzoli, Salani, Sperling & Kupfer.
«SIAE – ha affermato il presidente, Filippo Sugar in una nota pubblicata sul sito della Società – è orgogliosa di sostenere concretamente la realizzazione della Biblioteca di Scampia, un progetto meraviglioso perché ha dentro i semi di tutto quello che come Società Italiana degli Autori ed Editori reputiamo fondamentale. Ogni spazio restituito alla bellezza e alla possibilità di coltivare i giovani talenti è per SIAE il terreno fertile sul quale investire, per garantire attraverso gli autori del passato e del presente il giusto sostegno e la migliore ispirazione per gli autori del futuro».
Officina delle Culture, nei cui spazi sono state allestite la biblioteca e una sala di lettura attrezzata, è un ex istituto scolastico utilizzato per anni dalla camorra come deposito di armi e ricovero abusivo per tossicodipendenti, bonificato e riqualificato come punto di incontro e promozione culturale del quartiere. Nasce nel 2015 e prende il nome da una giovane vittima innocente della camorra, Gelsomina Verde.