Il Safer Internet Day (SID) 2019: “Insieme per un internet migliore”

La celebrazione di quest’anno si è svolta martedì 5 febbraio 2019. Lo slogan della campagna è stato un invito all’azione per tutti i soggetti interessati a unirsi e contribuire alla creazione di un Internet migliore per tutti, e in particolare per gli utenti più giovani.

Il Safer Internet Day (SID) è un evento annuale, organizzato a livello internazionale con il supporto della Commissione Europea nel mese di febbraio. Si tratta di una ricorrenza istituita nel 2004 al fine di promuovere un uso più sicuro e responsabile del web e delle nuove tecnologie, in particolare tra i bambini e i giovani di tutto il mondo

Nel corso degli anni, il SID è diventato un evento di riferimento per tutti gli operatori del settore, le istituzioni le organizzazioni della società civile, arrivando a coinvolgere, oggi, oltre 100 Paesi.

Edizione 2019 in Italia
“Contro il cyberbullismo una nuova alleanza tra scuola e famiglia” è stato il tema di quest’anno.

Lo scorso 5 febbraio si è celebrato un evento nazionale al MiCo di Milano, dove circa 500 studenti hanno incontrato il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Filomena Albano, il Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, Nunzia Ciardi. Il Ministro per la Famiglia e le Disabilità, Lorenzo Fontana, ha inviato un messaggio di saluto.

Oltre alle istituzioni tanti gli Youtuber che hanno portato la loro testimonianza ai ragazzi: LaSabri, Giulia Penna, Favij, Mates e Jack Nobile.

La manifestazione è stata promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia.

Eventi e iniziative si sono tenuti anche nelle scuole secondarie di tutta Italia sotto l’egida di Generazioni Connesse, che ha presentato una ricerca sull’uso di internet e dei social media dei ragazzi dai 13 ai 18 anni.

Adolescenti e uso dei Social Network
La ricerca è stata condotta su quasi 6.000 adolescenti e realizzata dal consorzio MIUR Generazioni Connesse e, in particolare, dall’Università degli Studi di Firenze, dall’Università degli Studi Sapienza di Roma e dal portale dedicato ai giovani e al mondo della scuola Skuola.net.

Ecco una sintesi:
«Sette adolescenti su 10 sono iscritti ad un Social Network già prima dei 14 anni. Un solo ragazzo su 16 risulta non essere “connesso” con nessun Social. Otto adolescenti su 10 utilizzano la chat con la famiglia, o, almeno, con uno dei genitori. Le relazioni sociali di quasi tutti i ragazzi passano ormai per gli strumenti digitali trasformandone profondamente le dinamiche. Anche all’interno dei rapporti familiari.

Così WhatsApp per quasi 1 studente su 2 (il 44,2%) è utile per tenersi informati per le diverse comunicazioni di servizio e il 14,6% lo utilizza soprattutto per scambiarsi informazioni a distanza. Mentre per il 22,4% è comunque una fonte di incomunicabilità.

Al tempo stesso la tecnologia risulta essere ingombrante: la metà degli adolescenti (il 50,4%), un po’ a sorpresa, lascia a casa lo smartphone quando è insieme ai genitori, ai fratelli e, più in generale, ai familiari».

Sempre secondo la ricerca, «quasi 4 giovani su 10 (il 38,5%), ammettono di non conoscere personalmente almeno la metà degli amici o dei “follower” che hanno sui Social. E, spesso, tra questi “follower” si nascondono anche amici inesistenti: il 68% dei giovani intervistati, almeno una volta, si è imbattuto in un profilo falso.

Eppure non sembra essere questa una delle priorità a cui pensano i ragazzi quando si connettono ai social e caricano contenuti: il 25% di loro riconosce di non essersi mai preoccupato della privacy dei propri dati online. Il 29% dichiara di interessarsene solo saltuariamente».

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La Piattaforma “Elisa” per i docenti
Per la formazione dei docenti referenti nelle scuole di tutta Italia per il contrasto e la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo è disponibile la Piattaforma “Elisa” (e-learning degli insegnanti sulle strategie antibullismo). Gli insegnanti iscritti ad oggi sono 3.647. Circa 3.210 quelli che hanno iniziato il percorso di formazione. “Elisa” rientra tra le azioni messe in campo dal Miur per l’attuazione della Legge 71/2017 per la prevenzione del cyberbullismo. Sono poi rivolte in particolare alla progettazione didattica le “Linee guida per l’uso positivo delle tecnologie digitali e la prevenzione dei rischi nelle scuole”, presentate a Milano nel corso dell’evento.