Il Corecom Lombardia istituisce un “Osservatorio per la protezione dei minori dai pericoli del web”, per affrontare la lotta al cyberbullismo.
Rafforzando “i poteri del Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni), assicurando una maggior protezione per i minori e, in generale, per gli utenti dei sistemi di comunicazione online e dei social network, contro i contenuti illeciti e lesivi scambiati in rete”, il Consiglio regionale della Lombardia, nella seduta del 25 maggio 2019, ha dato vita allo specifico Osservatorio, ampliando i poteri di intervento dell’organismo regionale.
Il termine “bullismo” è la traduzione letterale della parola inglese “bullying” ed è utilizzato per descrivere le violenze fisiche, psicologiche e comportamentali che avvengono tra pari, in particolare tra gli adolescenti.
Con la crescente possibilità di accesso alla rete, il fenomeno è approdato anche su internet con il nome di Cyberbullismo e ha avuto una chiara definizione nella legge n. 71/2017 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyber bullismo”.
Per comprendere meglio il fenomeno, sono utili i dati del 2018, presentati nel marzo 2019, contenuti nell’ ”Indagine conoscitiva su bullismo e cyberbullismo” condotta dall’Istat.
“Nel 2018, l’85,8% dei ragazzi tra 11 e 17 anni di età utilizza quotidianamente il telefono cellulare. Il 72% dei ragazzi in quella stessa fascia di età naviga in Internet tutti i giorni. (…) Le più frequenti utilizzatrici del cellulare e della rete sono le ragazze, l’87,5% (…).
Il cyberbullismo ha colpito il 22,2% di tutte le vittime di bullismo. Nel 5,9% dei casi si è trattato di azioni ripetute (più volte al mese). La maggior propensione delle ragazze/adolescenti a utilizzare il telefono cellulare e a connettersi a Internet probabilmente le espone di più ai rischi della rete e dei nuovi strumenti di comunicazione. Tra le 11-17enni si registra, infatti, una quota più elevata di vittime: il 7,1% delle ragazze che si collegano ad Internet o dispongono di un telefono cellulare sono state oggetto di vessazioni continue (…), contro il 4,6% dei ragazzi. Vi è inoltre un rischio maggiore per i più giovani rispetto agli adolescenti. Circa il 7% dei bambini tra 11 e 13 anni è risultato vittima di prepotenze tramite cellulare o Internet una o più volte al mese, mentre la quota scende al 5,2% tra i ragazzi da 14 a 17 anni. Bullismo e cyberbullismo tendono spesso a colpire gli stessi ragazzi.”
“(…) Il cyberbullismo si è diffuso a macchia d’olio e negli ultimi anni ha compiuto un pericoloso balzo in avanti, dallo stalking (anche) tra adolescenti, all’adescamento di minorenni (grooming online), al revenge porn, alle sfide pericolose (challenges) su YouTube, al disagio sociale, ai gruppi pro-anoressia e all’istigazione al suicidio”, commenta la Presidente del Corecom Lombardia Marianna Sala.
Le nuove competenze del Corecom riguardano in particolare la prevenzione e il contrasto al cyberbullismo e l’educazione all’uso responsabile dei mezzi di comunicazione digitale soprattutto indirizzata alle nuove generazioni.
Al nuovo Osservatorio vengono attribuite anche finalità di ricerca sulle insidie e sui rischi in cui i giovani possono imbattersi oggi nel web.
I media al giorno d’oggi svolgono un importante ruolo formativo nella comunità su argomenti come bullismo e cyberbullismo ed è per questo motivo che il Corecom collabora attivamente con le istituzioni per la tutela dei giovanissimi.
I media hanno il compito e il dovere di dare voce ai fenomeni sociali e alle emergenze che si verificano sempre più frequentemente online, soprattutto con minori coinvolti, ma ad essere sensibilizzati devono essere tutti i soggetti coinvolti.
Per il Corecom Lombardia, infatti, “si tratta di contribuire a sensibilizzare e formare gli insegnanti, i genitori, gli operatori della comunicazione locale, perché diffondano un’informazione il più corretta possibile sui fenomeni di bullismo e sul cyberbullismo, contribuendo a prevenire e contrastare questo preoccupante fenomeno”.
Il Corecom Lombardia ha inoltre attivato, nel 2014, lo Sportello Help Web Reputation, “un servizio gratuito che aiuta i cittadini, genitori e ragazzi a difendere la propria identità digitale dai rischi della rete.”
Sul tema del cyberbullismo intanto prosegue l’iniziativa “Una vita da Social”, il tour educativo contro i pericoli del web, giunto alla sesta edizione. La campagna educativa itinerante è promossa dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni sui temi dei social network, contro il bullismo e i pericoli della “Rete”, indirizzata a minori, insegnanti e famiglie.
Gli operatori della Polizia Postale e delle Comunicazioni, nelle sei edizioni del tour, hanno incontrato oltre 1 milione e 700 mila studenti, sia nelle piazze che nelle scuole, 180.000 genitori e 100.00 insegnanti, 15.000 Istituti scolastici, 250 città raggiunte sul territorio e due pagine Twitter e Facebook, con 126.000 like e 12 milioni di utenti mensili, sui temi della sicurezza online.
Il fenomeno è sempre più frequente in rete. Il cyberbullismo è un’altra questione spinosa che si pone per quanto riguarda l’utilizzo del web, nulla però che non si possa arginare con la giusta formazione e la corretta regolamentazione di un sistema che sta diventando sempre più fondamentale nella vita nell’era del web.