Il decreto è in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Poi passerà all’esame del Parlamento.
Giovedì 20 maggio scorso si è riunito, a Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi.
Il Consiglio, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, ha approvato un decreto-legge che introduce “misure urgenti connesse all’emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali”.
Il decreto interviene con uno stanziamento di circa 40 miliardi di euro, a valere sullo scostamento di bilancio già autorizzato dal Parlamento, al fine di potenziare ed estendere gli strumenti di contrasto alla diffusione del contagio e di contenere l’impatto sociale ed economico delle misure di prevenzione che sono state adottate.
Gli interventi previsti si articolano su 7 principali linee di azione:
1. aiuti alle imprese, all’economia e abbattimento dei costi fissi;
2. accesso al credito e liquidità delle imprese;
3. tutela della salute;
4. lavoro e politiche sociali;
5. sostegno agli enti territoriali;
6. giovani, scuola e ricerca;
7. misure di carattere settoriale.
Vediamo i settori d’intervento più interessanti per il nostro comparto:
Si prevede un nuovo pacchetto di contributi a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate.
Il nuovo intervento è più articolato dei precedenti, con l’obiettivo di raggiungere una platea ancora più ampia di beneficiari e di fornire un ristoro maggiormente in linea con gli effettivi danni economici subiti dagli operatori a causa della pandemia. Per tali interventi, lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 15 miliardi di euro.
La misura si articola su tre componenti:
Per il sostegno all’economia e l’abbattimento dei costi fissi delle imprese sono previste ulteriori misure:
L’obiettivo di queste misure, che prevedono uno stanziamento complessivo di circa 9 miliardi, è quello di garantire l’accesso al credito, sostenere la liquidità e incentivare la capitalizzazione delle imprese, attraverso l’estensione di misure in vigore e l’attuazione di nuovi interventi.
In particolare:
Sono stanziati circa 4,2 miliardi di euro per il proseguimento delle azioni a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, delle persone in difficoltà economica e delle famiglie e per l’introduzione di. nuove misure volte ad accompagnare il mercato del lavoro nella fase di uscita dalla crisi pandemica.
In particolare, il decreto prevede:
Ulteriori risorse sono state stanziate per sostenere attività economiche di settori specifici colpiti dalla pandemia, ad esempio i trasporti, la cultura, lo spettacolo e l’agricoltura.
Secondo alcune fonti governative, nel decreto Sostegni bis sono state introdotte nuove misure in favore del settore dell’editoria. In aggiunta a quelle già determinate dalla legge di bilancio 2021.
Si tratta di crediti d’imposta riconosciuti a fronte di spese sostenute nel 2020.
Vediamo quali:
Secondo tali anticipazioni, il decreto introduce, in favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici che stipulano, anche attraverso le associazioni rappresentative, accordi di filiera orientati a garantire la sostenibilità e la capillarità della diffusione della stampa in particolare nei piccoli comuni e nei comuni con un solo punto vendita di giornali, un credito d’imposta fino al 30% della spesa sostenuta nell’anno 2020 per la distribuzione delle testate edite, ivi inclusa la spesa per il trasporto dai poli di stampa ai punti vendita.
Si considerano ammissibili le spese di distribuzione e trasporto sostenute, al netto della percentuale di sconto per la rete di vendita del prezzo di copertina.
Le modalità, i contenuti, la documentazione richiesta ed i termini per la presentazione della domanda di accesso dovranno essere definiti con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanze (MEF).
Lo stesso decreto “Sostegni bis” dovrebbe introdurre, per l’anno 2021, in favore delle imprese editrici di quotidiani e di periodici iscritte al registro degli operatori di comunicazione, un credito d’imposta pari al 10% della spesa sostenuta nell’anno 2020 per l’acquisto della carta utilizzata per la stampa delle testate edite.
Seguiranno aggiornamenti e precisazioni.
(Foto in alto: Conferenza stampa per illustrare il Decreto “Imprese, Lavoro, Giovani e Salute” – tratta da www.governo.it – licenza CC BY 4.0)
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