Nel corso del 2023, le BigTech hanno vissuto un periodo di crescita fenomenale, secondo i dati rilasciati dall’Area Studi Mediobanca.
L’analisi descrive un quadro interessante e dinamico, con una crescita del +10,6% nei ricavi, segnando una netta inversione rispetto all’anno precedente.
Il 2022, infatti, è stato un anno anomalo per le web companies con il più basso andamento degli ultimi quattro anni.
Concentrazione e dominio globale
L’analisi mostra un consolidamento senza precedenti nel settore, con i colossi Amazon, Alphabet e Microsoft che rappresentano oltre il 50% dei ricavi totali delle big del web.
Amazon, in particolare, ha consolidato il suo ruolo da leader incontrastato dal 2014, generando da solo oltre un quarto del fatturato aggregato, totalizzando 481,9 miliardi di euro, di cui il 46,5% proviene dal settore del retail.
Impatto fiscale
Lo studio mette in luce l’aspetto cruciale della crescita: circa un terzo degli utili ante imposte delle Web Soft mondiali è tassato in Paesi a fiscalità agevolata.
Questo ha comportato un risparmio fiscale di 13,6 miliardi nel 2022 e di 50,7 miliardi nei quattro anni dal 2019 al 2022.
L’aliquota fiscale media è stimata al 15,1%, nettamente inferiore al 21,9% teorico. Una situazione che solleva questioni sulla giustizia fiscale e che potrebbe subire un cambiamento con l’introduzione della Global Minimum Tax nel 2024.
Impatto italiano e performance in borsa
Il report approfondisce l’impatto delle BigTech in Italia, dove nel 2022 è stato attuato l’aumento del +28,3% della tassazione.
Le filiali delle giganti tecnologiche hanno infatti versato 162 milioni al fisco italiano, un importo che salirebbe al 36% di tax rate considerando anche l’accantonamento per il pagamento della Digital Service Tax.
Inoltre, in tutta Europa, il 2023 segna il ritorno delle big del web nei favori degli investitori.
La loro capitalizzazione a fine novembre raggiunge i 8.767 miliardi di euro, un aumento del +47,5% rispetto a dicembre 2022. Il podio è saldamente occupato da Microsoft, Alphabet e Amazon, mentre Meta e Uber registrano performance esplosive con un aumento rispettivamente del +165,9% e del +123%.