Prima dell’entrata in vigore del regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale (IA), Unione Europea e Stati Uniti collaboreranno per stabilire degli standard e regole provvisorie.
È quanto ha dichiarato all’agenzia Reuters dalla vicepresidente Ue, Margrethe Vestager.
L’AI Act
Approvato dal Parlamento lo scorso 11 maggio, l’Artificial Intelligence Act (AI Act) europeo si configura come la prima legislazione al mondo a regolare l’IA. Le norme disciplineranno il riconoscimento facciale e la sorveglianza biometrica, ma i governi e i legislatori dell’Ue devono ancora concordare un testo comune.
Vestager ha confermato che il processo potrebbe essere completato entro la fine dell’anno.
“Rimarrebbe comunque un anno, se non due, per l’entrata in vigore del testo, il che significa che abbiamo bisogno di qualcosa per colmare questo periodo di tempo”, ha specificato.
“C’è un senso di urgenza condiviso”
Secondo la vicepresidente, il tema dell’IA in questo momento è di interesse prioritario per tutti i Paesi del mondo. “C’è un senso di urgenza condiviso. Per sfruttare al meglio questa tecnologia, sono necessari dei paletti”.
A riprova di questo, durante il G7, i leader dei Paesi hanno chiesto lo sviluppo di standard tecnici per mantenere l’IA “affidabile”.
Le preoccupazioni comuni hanno stimolato discussioni internazionali su temi come la governance, il diritto d’autore, la trasparenza e la minaccia della disinformazione.