Nonostante i rumors statunitensi dei mesi precedenti sul rimando al 2024, Google sfida apertamente OpenAI e presenta la sua nuova Intelligenza Artificiale (IA).
Si chiama Gemini e, secondo Sundar Pichai, CEO di Google, è il modello di IA più capace e potente che l’azienda abbia mai costruito.
Pichai ha sottolineato che quello raggiunto sia “un traguardo significativo per lo sviluppo dell’IA”, e che i livelli di attenzione alla sicurezza utente e la sorveglianza sull’IA saranno alti.
Il funzionamento di Gemini
Gemini è stata pensata per funzionare su dispositivi differenti, dunque, anche a più livelli, definiti da Big G Ultra, Pro e Nano.
A seconda della potenza di calcolo di cui si ha bisogno, Gemini lavora in modo diverso.
Infatti, la versione Ultra sarà dedicata a compiti complessi (per esempio verrà utilizzata dal Chatbot di Google, Bard, a partire da subito) e la Pro si occuperà di attività di medie dimensioni.
Gemini Nano, invece, sarà destinata ai singoli dispositivi, in particolare verrà rilasciata per lo Smartphone di punta di Google, Pixel 8 Pro, a partire dall’app Registratore.
Il passo successivo farà approdare la nuova IA su Gboard (la tastiera di Google) e WhatsApp.
Nel 2024, Google implementerà Gemini in altri suoi prodotti e servizi, tra cui Ricerca Google, Google Chrome e Videochat.
Per l’occasione, Big G ha poi presentato CloudTpu v5p, un nuovo sistema di addestramento veloce per l’intelligenza artificiale.
Articolo di A. F.