E’ partita ufficialmente lunedì, 26 marzo, la migrazione dei siti che seguono le buone pratiche per l’indicizzazione mobile-first, dopo un anno e mezzo di sperimentazione e test.
Cos’è il mobile-first
Per ricapitolare, fino ad ora Google scansionava, indicizzava e posizionava i siti nella sua ranking lavorando sulla versione desktop del contenuto di una pagina. Questo causava alcuni problemi a chi naviga da telefono, nel caso in cui la versione desktop e mobile fossero molto diverse tra loro. L’indicizzazione mobile-first significa dunque che Big G utilizzerà la versione mobile della pagina per l’indicizzazione e il ranking, per aiutare meglio gli utenti, principalmente da mobile, a trovare ciò che stanno cercando.
Una sola classifica
Il passaggio non significa che ci saranno due classifiche, ma che la ranking unica di Google si baserà principalmente sui dati mobile per offrire i risultati di ricerca.
I proprietari dei siti vedranno inoltre una velocità di scansione notevolmente maggiore dallo smartphone Googlebot. Inoltre, Google mostrerà la versione mobile delle pagine nei risultati di ricerca e nelle pagine memorizzate nella cache di Google.
A quanto fa sapere il motore di ricerca di Cupertino, “i siti che non si trovano in questa prima ondata non hanno bisogno di farsi prendere dal panico. L’indicizzazione mobile-first riguarda il modo in cui raccogliamo i contenuti, non su come viene classificato il contenuto”.
Questo significa che il contenuto ospitato dall’indicizzazione mobile-first non dovrebbe avere alcun vantaggio di ranking rispetto ai contenuti mobile che non sono ancora stati raccolti con la nuova modalità o nei contenuti desktop. Nel caso di soli contenuti desktop i siti continueranno a essere regolarmente presenti nell’indice.
Per ricapitolare
- L’indicizzazione mobile si sta diffondendo sempre più ampiamente.
- Avere contenuti ottimizzati per i dispositivi mobili è utile per coloro che cercano i risultati migliori con la ricerca su dispositivi mobili.
- Avere contenuti a caricamento rapido è utile per coloro che cercano i risultati migliori sia con la ricerca su dispositivi mobili, che desktop.
- La classifica utilizza molti fattori. Tra i risultati delle ricerche potrebbero continuare a comparire anche pagine che non sono ottimizzate per i dispositivi mobili o che si caricano lentamente, se gli altri parametri di valutazione determinano che è il contenuto pertinente da mostrare.