A partire dal 1° luglio 2023 Google Universal Analytics (GUA) non sarà più disponibile. Lo strumento del colosso di Mountain View è utilizzato da editori e operatori della comunicazione per misurare i risultati delle campagne pubblicitarie e il traffico dei siti web.
A comunicarlo è stato proprio Big G attraverso un post sul blog ufficiale. Avverrà la sostituzione, nel 2023, del tool con la sua versione aggiornata, Google Analytics 4 (GA4).
Nel post Google ha illustrato la serie di passaggi che verranno fatti per arrivare alla sostituzione completa del vecchio GUA.
A partire dalla data del 1° luglio 2023, tutti i siti che utilizzano Universal Analytics standard smetteranno di processare nuovi dati.
Nonostante questo, l’utente potrà accedere ai contenuti elaborati in precedenza nella propria area Universal Analytics per altri sei mesi. In questo periodo l’azienda consiglia vivamente di “esportare tutti i report storici”.
Inoltre, dal 1° ottobre 2023, lo stesso succederà per i siti che utilizzano il più recente Universal Analytics 360. Infatti, da quel momento, Google Analytics 4 sarà la nuova soluzione per il monitoraggio delle attività.
Le ragioni che hanno spinto il colosso di Mountin View a spegnere il suo strumento storico di tracciamento dati sono principalmente due. In primo luogo la necessità di misurazioni più avanzate per sopperire all’assenza dei cookie e, successivamente, la normativa privacy del GDPR.
Riguardo alla prima motivazione, la versione aggiornata consentirà di ottenere una misurazione del customer journey (percorso del cliente all’interno del sito) ancora più completa. Spazierà tra differenti piattaforme e riuscendo a performare sia sul desktop web sia nell’ambiente in-app.
GA4, infatti, nasce circa due anni fa proprio con l’intenzione di riuscire a unificare in un’unica soluzione le misurazioni su siti e quella sulle app.
“Universal Analytics è stato costruito per una generazione di misurazioni online ancorata al desktop web, a sessioni indipendenti e a dati più facilmente osservabili tramite i cookie. Questa metodologia di misurazioni sta rapidamente diventando obsoleta”, spiega Google. Invece, GA4 opera su varie piattaforme, non fa esclusivamente affidamento sui cookie e usa modelli di dati basati su eventi per fornire misurazioni centrate sull’utente”.
Per quanto concerne l’aspetto privacy, di recente svariate autorità nazionali per la protezione dei dati in Europa hanno puntato il dito contro Google Analytics, accusandolo di violare il GDPR.
Secondo le accuse, strumenti come Google Analytics non sarebbero conformi al regolamento Ue per la privacy. Il motivo? Consentono che i dati dei cittadini europei siano raccolti, trasferiti e conservati negli USA, dove non ci sono leggi che assicurino la loro protezione come in Ue.
Per questo GA4 performerà in un contesto conforme al regolamento Ue. “Google Analytics 4 non immagazzinerà più indirizzi IP” ed avrà anche “maggiori controlli completi e granulari per la raccolta e l’utilizzo dei dati”.
Soluzioni che “sono necessarie all’interno del panorama internazionale della data privacy, in cui gli utenti si aspettano maggiore protezione della privacy e controllo sui loro dati”.
Articolo di I.M.
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