Google: annunciate nuove funzionalità per il motore di ricerca

Lo scorso 28 settembre, durante l’evento “Search On 2022”, Google ha illustrato le ultime novità per il motore di ricerca. L’obiettivo, ha dichiarato il Senior Vice President, Prabhakan Raghavan, è rendere le ricerche “più naturali e intuitive grazie ai progressi nel machine learning”.

Ricerche visive

Google mira a potenziare i “risultati visual-first”. Non si tratta solo di ricerche che privilegiano le immagini tra i risultati ma anche di ricerche attraverso immagini. In questa direzione va già l’applicazione Google Lens: basata sulla tecnologia di riconoscimento visivo, recupera informazioni partendo da un’immagine. Lo scorso aprile, Lens è stata arricchita dalla funzione Multisearch. Questa permette di aggiungere testo a un’immagine e usare entrambi come criteri di ricerca.

Oggi Multisearch è disponibile solo in inglese: nel corso di “Search On 2022” è stata annunciata la sua estensione a più di 70 lingue nei prossimi mesi. Un’altra novità è lo strumento Multisearch Near Me, che permetterà ricerche di prossimità sulla base di una foto o di uno screenshot. Queste funzionalità consentiranno al motore di ricerca di operare “come quando indichiamo qualcosa e formuliamo una domanda al riguardo”, sostiene il Vicepresidente della multinazionale statunitense.

Traduzione automatizzata e spazi di discussione

Lens Translation è una nuova funzionalità di traduzione automatica: è sufficiente inquadrare un testo in un’altra lingua perché l’IA lo restituisca in inglese. Il superamento delle barriere linguistiche riguarderà anche l’informazione. Google consentirà di vedere notizie da diversi Paesi tradotte automaticamente in inglese. Inizialmente, le lingue disponibili per la traduzione saranno spagnolo, francese e tedesco.

Google punta a “mettere l’utente in contatto con il maggior numero di prospettive”, ha dichiarato Raghavan. Il nuovo strumento Discussions and Forums opera in questo senso, evidenziando spazi sul web in cui altri utenti discutono l’oggetto di una data ricerca. Oltre a massimizzare la portata informativa del web, Big G pare intenzionato a voler ridurre le echo chambers, cioè quegli spazi online dove le opinioni dell’utente non vengono messe in discussione e sono rafforzate da opinioni affini.

Articolo di F.L.