“La violenza si combatte rispettando la libertà femminile. Rispettando la differenza di genere. E anche cambiando le parole. Il linguaggio di genere è un tema molto molto serio e può contribuire ad aprire una pagina nuova, a mettere le basi per una stagione in cui il rispetto tra i generi sia la normalità”.
È questa la conclusione della lettera recapitata ieri all’Ordine dei Giornalisti, sottoscritta da tutte le deputate del Gruppo del Partito Democratico alla Camera.
Per questo 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dalle Nazioni Unite nel 1999, le deputate lanciano un appello alla categoria giornalistica: “Tutti i vostri giornali, i siti web, i contenitori di informazione ricorderanno la giornata internazionale contro la violenza. Pubblicherete foto di scarpe rosse, di panchine o forse i vostri volti con un segno rosso su uno zigomo. È importante, ma è facile. Stavolta noi vi chiediamo altro”.
Poi proseguono: “Il vostro lavoro è fondamentale. Lo è da sempre. Lo è tanto più nell’era della comunicazione immediata, dell’immagine. Troppo spesso titoli non riflettuti, stereotipati, non raccontano le donne, raccontano un’immagine sbagliata e nociva, e in alcune occasioni una visione misogina, maschilista, sessista. Molte giornaliste si sono attivate con forza per cambiare tutto questo, e noi siamo al loro fianco convintamente, tanto più nella consapevolezza che sono ancora poche le donne in posizione apicale nelle redazioni”.
L’attenzione al rispetto di tutte le diversità e i generi, ecco la richiesta contenuta nella lettera. “Apprezziamo iniziative importanti, come quella del Presidente Verna, come i codici per ‘raccontare i femminicidi’ che speriamo vengano rispettati ed attuati. Pensiamo però davvero che la sfida contro la violenza riguardi un Paese intero, riguardi uomini e donne, riguardi la cultura e la comunicazione”.
La risposta del presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, non ha tardato ad arrivare: “Faccio mia e sottoscrivo integralmente la lettera appello di tutte le deputate del gruppo del Partito Democratico alla Camera, così come sono all’ascolto delle parlamentari e dei parlamentari di tutti i gruppi politici. Noi abbiamo fatto la nostra parte proprio alla vigilia del 25 novembre e per questo ringrazio per il grande lavoro fatto la commissione pari opportunità coordinata dalla collega Paola Dalle Molle. Ora la partita è culturale e ha bisogno di editori e direttori sensibili. Oltre che naturalmente di consigli di disciplina rigorosi chiamati ad applicare le norme che noi scriviamo. A questo proposito sottolineo anche un’altra novità votata dal Consiglio nazionale: quella relativa alla recidiva, che consentirà di sanzionare maggiormente chi continua a discostarsi dalle corrette regole professionali”.
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