ROMA (ITALPRESS) – “L’economia mondiale ha attraversato tre choc: il Covid, la guerra in Ucraina e poi la crisi dell’inflazione. In tale contesto, ha dimostrato una notevole resilienza. Temevamo una seconda recessione dopo il 2020, ora prevediamo una crescita del 3% quest’anno e del 2,9% il prossimo. Ma si prevede che la crescita sarà lenta sia nel breve che nel medio termine. Siamo ben sotto al 3,8% medio dei due decenni precedenti”. Lo dice la direttrice operativa del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, intervistata da quattro quotidiani europei, fra cui il Corriere della Sera.
Alla domanda se le politiche di bilancio di Francia, Italia e Spagna siano adeguate, la direttrice operativa del Fmi risponde così: “Questi tre Paesi hanno visto il loro rapporto fra debito e prodotto interno lordo aumentare in modo significativo. La loro risposta di bilancio al Covid è stata molto forte, giustamente, ma ha portato ad un aumento dei livelli di debito e deficit.
Quindi ora devono davvero allacciarsi le cinture e procedere a correzioni di bilancio. Per l’Europa avanzata nel suo complesso, raccomandiamo correzioni più significative. Quest’anno prevediamo una stretta di bilancio dello 0,3%. L’anno prossimo dovrebbe arrivare allo 0,85%”.
“Per l’Italia, il problema è aggravato dal rallentamento della crescita a seguito del ritiro delle misure di sostegno pubblico – prosegue -. Quindi le entrate non sono abbastanza forti e rendono più difficile l’aggiustamento. Riteniamo che ciò che è ora nel bilancio dell’Italia dovrebbe essere rafforzato: l’aggiustamento che l’Italia sta adottando non funzionerà abbastanza velocemente da ridurre i livelli di deficit e debito. E’ un momento difficile.
Quando è necessario attuare una stretta, quando la pressione pubblica per avere maggiori aiuti è forte, è difficile farlo. Ma è necessario perchè non sappiamo cosa c’è dietro l’angolo, quale sarà il prossimo shock. Dobbiamo accumulare riserve per quando potremmo essere di nuovo colpiti”.
Alla domanda se le politiche di bilancio di Francia, Italia e Spagna siano adeguate, la direttrice operativa del Fmi risponde così: “Questi tre Paesi hanno visto il loro rapporto fra debito e prodotto interno lordo aumentare in modo significativo. La loro risposta di bilancio al Covid è stata molto forte, giustamente, ma ha portato ad un aumento dei livelli di debito e deficit.
Quindi ora devono davvero allacciarsi le cinture e procedere a correzioni di bilancio. Per l’Europa avanzata nel suo complesso, raccomandiamo correzioni più significative. Quest’anno prevediamo una stretta di bilancio dello 0,3%. L’anno prossimo dovrebbe arrivare allo 0,85%”.
“Per l’Italia, il problema è aggravato dal rallentamento della crescita a seguito del ritiro delle misure di sostegno pubblico – prosegue -. Quindi le entrate non sono abbastanza forti e rendono più difficile l’aggiustamento. Riteniamo che ciò che è ora nel bilancio dell’Italia dovrebbe essere rafforzato: l’aggiustamento che l’Italia sta adottando non funzionerà abbastanza velocemente da ridurre i livelli di deficit e debito. E’ un momento difficile.
Quando è necessario attuare una stretta, quando la pressione pubblica per avere maggiori aiuti è forte, è difficile farlo. Ma è necessario perchè non sappiamo cosa c’è dietro l’angolo, quale sarà il prossimo shock. Dobbiamo accumulare riserve per quando potremmo essere di nuovo colpiti”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).