Facebook aveva provato a chiedere l’archiviazione della causa antitrust che il governo federale USA stava portando avanti.
Un giudice ha definitivamente stabilito che la Federal Trade Commission (FTC) potrà procedere con la causa: “Sebbene l’agenzia possa dover affrontare un arduo compito nel provare le proprie accuse, la Corte ritiene che può procedere”, ha dichiarato il giudice distrettuale, James Boasberg, a Washington Dc.
L’accusa contro l’unità di Meta Platforms è di aver abusato di una posizione di monopolio nel settore dei social media.
La vicenda
La FCT aveva avviato la causa contro Facebook per la prima volta alla fine del 2020, ma il giudice Boasberg, nel giugno scorso, aveva fermato tutto il procedimento, affermando che venivano presentate prove sufficienti del fatto che la società fosse colpevole di attività di monopolio illegali.
Ma la FTC non ha mollato la presa, ripresentando qualche tempo dopo una nuova versione dell’azione, presentando una lista di accuse molto più lunghe e dettagliate. Queste ultime fondamentalmente consistono nel sostenere che Facebook abbia cercato illegalmente di sopprimere la concorrenza acquistando potenziali rivali come la piattaforma di messaggistica WhatsApp e l’app di condivisione delle immagini Instagram.
Ma Boasberg, nella nuova sentenza, ha precisato che la Ftc non potrà portare avanti le accuse secondo cui la società ha utilizzato delle tattiche per indebolire i competitor, come quella di impedire agli sviluppatori di app di terze parti di accedere alla piattaforma di Facebook.
La reazione di FB
Un portavoce di Meta ha dichiarato che la sentenza ha ristretto la portata del caso della FTC: ”Siamo fiduciosi che le prove riveleranno la debolezza fondamentale delle accuse. I nostri investimenti in Instagram e WhatsApp li hanno trasformati in quello che sono oggi. Sono stati buoni per la concorrenza e sono buoni per le persone e le imprese che scelgono di usare i nostri prodotti”.