E’ stato registrato alla Corte dei Conti, lo scorso 20 settembre, il DPCM emanato di concerto con il Ministro del Lavoro, il Ministro delle imprese e del Made in Italy ed il ministro dell’economia e delle finanze, con il quale sono state ripartite le risorse, pari a 140 milioni per il 2023, del Fondo Straordinario per l’Editoria istituito dalla legge di bilancio 2022.
Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria (DIE) specifica che il provvedimento verrà presto pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il DPCM
La ripartizione del Fondo Straordinario prevede, nel dettaglio l’assegnazione di:
- 10 milioni per contributi a favore delle edicole;
- 60 milioni per il contributo straordinario per le copie vendute nel 2022;
- 15 milioni per l’assunzione di giovani giornalisti e professionisti con competenze digitali e per la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti giornalistici a tempo determinato e co;
- 55 milioni per gli investimenti in tecnologie innovative, così suddivisi:
- 10 milioni a favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici e delle agenzie di stampa
- 20 milioni a favore dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) nazionali
- 15 milioni a favore dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) locali
- 10 milioni a favore dei titolari di concessioni radiofoniche e dei consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB
Come per il 2022, le modalità per la fruizione dei contributi saranno definite dunque con un provvedimento del Capo del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria.
Contributo per l’assunzione dei giovani
L’articolo 4 del Decreto introduce il Contributo per l’assunzione a tempo indeterminato di giovani professionisti con competenze digitali e la trasformazione dei contratti a tempo determinato.
Ai datori di lavoro che assumono giornalisti e professionisti con età non superiore ai 35 anni è riconosciuto un contributo forfettario nella misura di 10mila euro per ogni assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Il contributo è riconosciuto entro il limite massimo di 7,5 milioni di euro per l’anno 2023. Questa cifra costituisce tetto di spesa. Maggiori informazioni all’articolo 4 del DPCM.
Contributo per gli investimenti in tecnologie innovative
Nel Decreto è previsto anche un contributo a fondo perduto per gli investimenti in tecnologie innovative, presente all’articolo 5.
Il totale è di 10 milioni per imprese editrici di quotidiani e periodici o anche agenzie di stampa. Tutte le spese ammesse al contributo sono specificate nel suddetto articolo 5 del DPCM. Comprendono gli investimenti per nuovi sistemi editoriali web based, per intelligenza artificiale e tecnologie emergenti per il contrasto alla disinformazione.
Sono compresi anche gli investimenti in software per l’editoria che consentano l’automatizzazione dei processi e la gestione e la distribuzione dei contenuti.