È guerra tra Facebook, Twitter, Google e Nuova Delhi. Il governo indiano, guidato da Narendra Modi, accusa gli Over The Top (OTT) di continuare a far circolare fake news sul proprio conto.
Secondo il Ministero dell’Informazione e della Trasmissione indiano, le big del web non avrebbero risposto in modo soddisfacente alle richieste di rimozione delle varie bufale presenti sulle piattaforme.
Recentemente Modi ha quindi tenuto un incontro “acceso” con i rappresentanti di Google, Twitter e Facebook, chiedendo loro misure più severe sul fronte delle fake news. Secondo il governo, non si tratta di limitare la libertà di espressione, in quanto le notizie false stanno innescando reazioni gravi tra le minoranze del Paese.
Le richieste di rimozione di contenuti
Come riporta il sito Comparitech, il governo di Nuova Delhi, solo nel 2020, ha inoltrato più di 97mila richieste di rimozione di contenuti falsi (le segnalazioni sono state inviate soprattutto a Facebook e Google).
Inoltre, il Ministero dell’Informazione e della Trasmissione è dovuto ricorrere alla legislazione d’emergenza per chiudere 55 canali di YouTube e account social accusati di diffondere notizie false.
Gli investimenti degli OTT in India
Non è la prima volta che il governo di Modi si scontra con le grandi aziende tecnologiche e questo dipende anche dai grandi movimenti finanziari che le stesse stanno compiendo in India.
Infatti, negli ultimi due anni, gli investimenti nel Paese sono aumentati, dimostrando il loro crescente interesse nei confronti degli 1,8 miliardi di utenti mobili indiani.
Nel 2020, il CEO di Google, Sundar Pichai, aveva dichiarato che nel corso dei cinque-sette anni successivi la società avrebbe investito circa 10 miliardi di dollari per l’India Digitization Fund, un progetto per rendere più digitale il Paese.
Sempre nello stesso periodo, Meta ha investito 5,7 miliardi di dollari in Jio Platforms, la maggior azienda di telecomunicazioni indiana.
Articolo di I.M.