Una proposta particolare, quest’anno, al Nobel per la Pace arriva da una parlamentare norvegese, Trine Skei Grande, ex leader del Partito Liberale.
In un mondo in cui la disinformazione ha trovato uno strumento perfetto di diffusione, quale internet, il ruolo dei ‘fact checker’, ovvero chi verifica le notizie, viene ricoperto di un’importanza fondamentale.
Il 2020, la pandemia e la conseguente emergenza sanitaria mondiale, sono stati un terreno fertile per il proliferare del fenomeno e molti utenti che prima non avrebbero mai letto o, peggio, condiviso una fake news, si sono ritrovati a non riuscire neanche più a distinguerle dalle notizie vere.
Ecco perché la parlamentare ha proposto alla Fondazione Nobel, l’International Fact-Checking Network (Ifcn), una rete composta da decine di media e organizzazioni attive in tutto il mondo nella verifica dei fatti tra cui France Presse, Washington Post, Reuters, nonché il sito web sudafricano Africa Check e organizzazioni in Asia e Sud America.
“Viviamo in un’epoca in cui combattere le bugie è così importante che Joe Biden ne ha parlato nel suo discorso”, ha spiegato Trine Skei Grande. “Quest’anno ho proposto i fact checker per il Premio Nobel per la Pace. Hanno bisogno del nostro sostegno”.
Il Nobel per la Pace, come gli altri premi Nobel, è stato istituito dal testamento di Alfred Nobel del 1895 ed è stato assegnato per la prima volta nel 1901. A differenza degli altri premi Nobel, quello per la pace viene assegnato in Norvegia, e non in Svezia: la cerimonia di consegna del Nobel per la pace si tiene infatti a Oslo, questo perché all’epoca dell’istituzione dei premi Nobel la Norvegia era ancora unita alla Svezia. Il vincitore del premio viene scelto dal Comitato per il Nobel norvegese, composto da cinque persone scelte dal Parlamento norvegese. L’annuncio della decisione viene effettuato a metà ottobre e la consegna del premio avviene presso il municipio di Oslo, il 10 dicembre. È anche l’unico premio Nobel che può essere assegnato non solo a singole persone, ma anche a intere organizzazioni.
Le candidature accettate dall’Istituto Nobel di Oslo sono solo quelle inviate entro il 31 gennaio di ogni anno.
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