Negli ultimi anni si parla molto delle difficoltà del settore dell’editoria cartacea. I dati sono costantemente in calo e lo conferma la relazione di Infocamere che registra l’andamento e la presenza delle edicole sul territorio italiano.
Nonostante i fondi che lo Stato destina periodicamente per combattere la desertificazione, sembra un trend difficile da evitare.
La crisi strutturale della carta stampata
A partire da settembre 2019 si è registrato un decremento del -16,5% dei punti vendita “esclusivi”. Ovvero 2.667 edicole in meno presenti nel settembre 2023 (si passa da 16.162 edicole a 13.495).
Solo nelle Province di Bolzano e Sondrio la percentuale è in controtendenza, con una nuova edicola in questi 4 anni.
Tutte le altre Province e Regioni vanno a perdere: le chiusure prevalgono sul segno positivo della vendita. Le Province che segnano numeri peggiori sono Ancona, Trieste e Isernia, dove si contraggono i punti di rivendita del -30%, il doppio della media nazionale.
Roma, la città con più edicole, ha perso ben 300 punti di vendita, una contrazione del -21%, anche se continua ad averne 1.138. Segue Milano, con poco meno di 1.000 (129 in meno rispetto al 2019, il -11,9%). Napoli registra un calo del -10,7% (meno 77 edicole), mentre Torino il -21,6% (138 in meno).
In Valle d’Aosta ci sono solo 26 punti vendita in tutta la Regione e in Molise appena 39. Il Trentino perde il -17,3% e rimane con 89 punti vendita attivi. Complessivamente, la Lombardia è la regione con più edicole: segue Lazio, Emilia-Romagna e Campania, tutte con un numero totale di oltre 1.000 edicole.
Articolo di T.S.