DSA e DMA al voto in Parlamento europeo riunito in plenaria

Si avvia in Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, la discussione sul Digital Markets Act (DMA), proposto ormai un anno fa dalla Commissione Ue.

Prima della votazione, quindi, ci sarà il dibattito a cui parteciperanno con grande probabilità anche i commissari Ue responsabili, Margrethe Vestager e Thierry Breton.

Il DMA e l’accordo Ue

Il DMA è la proposta avanzata dell’Ue con lo scopo di contrastare lo strapotere di mercato delle Big Tech, che si propone di porre fine alle pratiche sleali delle grandi piattaforme online in Ue, prevenendo operazioni che puntano ai monopoli e alla soppressione della competizione. Tutela del mercato digitale, quindi.

L’accordo Ue su questi temi è quindi molto atteso e lo stesso, Emmanuel Macron, presidente francese che guiderà la Ue nel primo semestre del 2022, ha definito Digital Markets Act e Digital Services Act una priorità, confermando l’obiettivo di arrivare a un accordo in Ue il prima possibile.

Una volta approvata la posizione del Parlamento Ue, tuttavia, il testo dovrà affrontare lo scoglio del trilogo, il negoziato interistituzionale con gli Stati membri, e il dibattito non si preannuncia tra i più semplici.

Il DSA e lo stato d’avanzamento

L’altra proposta della Commissione Ue sul digitale che tratta del funzionamento dei servizi digitali, ovvero il cosiddetto il Digital Services Act (DSA), a livello procedurale è un passo indietro al Parlamento rispetto al DMA. Infatti, dev’essere ancora approvato dalla commissione competente, vale a dire la IMCO (mercato interno).

Secondo alcune prime indiscrezioni, il testo non dovrebbe incontrare ostacoli e approderà poi al voto della prima plenaria del Parlamento europeo a gennaio, dal 17 al 20.