
“C’è un settore, essenziale per la crescita, che richiede una visione di lungo periodo che si sposi con l’azione immediata. Questo settore è quello dell’istruzione e, più in generale, l’investimento nei giovani”, ha sottolineato Draghi.
“La situazione presente – ha aggiunto – rende imperativo e urgente un massiccio investimento di intelligenza e di risorse finanziarie in questo settore. La partecipazione alla società del futuro richiederà ai giovani di oggi ancor più grandi capacità di discernimento e di adattamento”.
“Il debito sottoscritto da Paesi, istituzioni, mercati e risparmiatori, sarà sostenibile, solo se utilizzato a fini produttivi con investimenti nel capitale umano, nelle infrastrutture cruciali per la produzione, nella ricerca. Se è cioè debito buono”, ha detto ancora Draghi.
“La sua sostenibilità verrà meno se invece verrà utilizzato per fini improduttivi, se sarà considerato debito cattivo – ha aggiunto -. I bassi tassi di interesse non sono di per sè una garanzia di sostenibilità. La percezione della qualità del debito contratto è altrettanto importante. Quanto più questa percezione si deteriora, tanto più incerto diviene il quadro di riferimento con effetti sull’occupazione, l’investimento e i consumi”.
(ITALPRESS).