Dal prossimo 7 marzo sarà applicato il Digital Markets Act (DMA) e Google si sta preparando: ha già iniziato ad applicare alcune modifiche ai suoi servizi Search e Android.
Il DMA è il Regolamento europeo che intende normare i mercati digitali per evitare abusi di posizione dominante e prevede eventuali sanzioni per le big tech. Sono stati designati dei gatekeeper, tra cui Google, che ha accettato il suo status, e TikTok, Apple e Meta, che hanno presentato ricorso.
Le modifiche apportate in vista del DMA concernono la condivisione dei dati per scopi di ricerca e comparazione.
Le correzioni per allinearsi al DMA
Google aveva già comunicato alcune modifiche che riguardavano il collegamento tra servizi Google. Big G ha imposto il consenso esplicito per la condivisione dei dati ai suoi utenti e ha dato la possibilità di negarlo nei servizi Search, Play, Maps, Shopping, Ads Youtube, Chrome e Android.
L’ultima novità introdotta riguarda i risultati di ricerca e Android. Per la funzione Search (dal momento che secondo il DMA i gatekeeper non possono dare preferenza ai propri servizi) Google ha introdotto una sezione di comparazione di siti e alcune scorciatoie per affinare la ricerca. I risultati saranno così più dettagliati ed eterogenei.
Importanti novità anche per Google Android, che permetteranno di scegliere il browser predefinito senza dare una scelta iniziale obbligata. Una simile schermata di “choice screen” sarà anche data sui dispositivi iOS e su desktop, per l’eventuale scelta di Chrome come motore predefinito.
Ultimo aggiornamento è quello che coinvolge il tool Takeout, che consente il trasferimento di dati a servizi ed app terze: gli sviluppatori potranno usare la nuova Data Portability API.
Articolo di T.S.