Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria (DIE), il 24 novembre scorso, ha pubblicato il Decreto del Capo di Dipartimento che approva l’elenco dei soggetti cui è riconosciuto, per l’anno 2022, il contributo per la trasformazione di contratti giornalistici a tempo determinato ovvero di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) in contratti a tempo indeterminato, di cui all’articolo 4, comma 2, del D.P.C.M. 28 settembre 2022.
I contributi saranno erogati, al netto della ritenuta IRES, tramite accredito sui conti correnti dei beneficiari indicati nelle domande di accesso al fondo.
Determinazione del contributo
La scadenza per l’invio della domanda si era chiusa lo scorso 28 aprile e per ogni impresa richiedente era prevista una sola domanda relativa a tutte le assunzioni, effettuate entro il 31 dicembre 2022.
Ai sensi dell’art. 4, comma 2, del D.P.C.M. 28 settembre 2022, il contributo forfettario è riconosciuto a fronte della trasformazione, nel periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2022, di un contratto giornalistico a tempo determinato ovvero di co.co.co. in un contratto di lavoro a tempo indeterminato, nella misura di 12.000 euro per ogni trasformazione/assunzione.
Il contributo
Il D.P.C.M. 28 settembre 2022, emanato dal Ministero del lavoro, il Ministro dello sviluppo economico e il Ministro dell’economia e delle finanze, ripartisce le risorse del Fondo Straordinario per l’Editoria.
60 i giornalisti beneficiari delle misure di stabilizzazione del Fondo straordinario per il sostegno all’editoria 2022 (per un ammontare di 1,3 milioni di euro) e dell’adozione del relativo D.P.C.M.
Per “stabilizzare i contratti giornalistici”, promuovere una “maggiore qualità dell’informazione” e contrastare in maniera “più efficace le fake news”, l’articolo 4, comma 2, del suddetto D.P.C.M. prevede un contributo forfettario a favore dei datori di lavoro appartenenti alle imprese editoriali di quotidiani e periodici, alle agenzie di stampa e alle emittenti televisive e radiofoniche locali, per un massimo di tetto di spesa di 9 milioni di euro, nel rispetto del regolamento (UE) n. 1407/2013 relativo all’applicazione degli aiuti de minimis.
Con il successivo Decreto del Capo Dipartimento per l’informazione e l’editoria del 14 dicembre 2022, all’articolo 1, si è definita la modalità di fruizione dell’agevolazione.
Il contributo è riconosciuto ai datori di lavoro appartenenti alle imprese editoriali di quotidiani e periodici, anche di nuova costituzione, alle agenzie di stampa e alle emittenti televisive e radiofoniche locali iscritte nel registro delle imprese con determinati codici di classificazione ATECO e regolarmente iscritte al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC), istituito presso AGCOM.
Articolo di T. S.