Oggi, 17 giugno pomeriggio alle ore 18:00, si svolgerà il 5° incontro de “I mercoledì degli editori”. Si parlerà di ‘Editoria assistita’. Vediamo di cosa si tratta, chi riguarda e i contributi erogati.
Francesco Saverio Vetere Segretario Generale USPI, Sara Cipriani Vice Segretario Generale USPI, Roberto Paolo Presidente FILE, Chiara Genisio Vice Presidente FISC e Luca Pavarotti Presidente Cooperativa Editoriale Giornali Associati, si confronteranno – oggi alle ore 18:00, in diretta streaming sulla pagina Facebook di USPI – sui principi di ‘editoria assistita’ e di intervento pubblico come garanzia di pluralismo nel settore dell’informazione.
Verranno analizzati lo stato del settore dell’editoria beneficiaria di contributi diretti dello Stato, come viene gestita la contribuzione a fondo perduto, gli abusi del passato e la situazione attuale degli editori di fronte alla contrazione di vendite, pubblicità e ricavi dovuta all’emergenza sanitaria.
Per meglio comprendere il dibattito, facciamo un breve excursus sui contributi alle imprese editrici di quotidiani e periodici, previsti e modificati da ultimo dalla legge 26 ottobre 2016, n. 198:
CHI PUÒ ACCEDERE AL CONTRIBUTO
Possono accedere al contributo pubblico all’editoria, a condizione che, in ambito commerciale. esercitino unicamente un’attività informativa autonoma e indipendente di carattere generale:
– le cooperative giornalistiche;
– le imprese editrici il cui capitale è detenuto in misura maggioritaria da cooperative, fondazioni o enti senza fini di lucro, limitatamente ad un periodo di cinque anni a decorrere dal 15 novembre 2016 (data di entrata in vigore della legge) e, quindi, fino al 2021;
– gli enti senza fini di lucro ovvero le imprese editrici il cui capitale è interamente detenuto da tali enti;
– le imprese editrici che editano quotidiani e periodici espressione di minoranze linguistiche.
I requisiti di accesso sono disciplinati dal decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70.
Vi sono, poi, altre forme di contribuzione diretta a favore delle imprese editrici di quotidiani italiani diffusi all’estero; delle imprese editrici di periodici italiani diffusi all’estero; della editoria speciale periodica non vedenti e ipovedenti; e dei periodici editi dalle associazioni dei consumatori e degli utenti.
DI CHE CIFRE STIAMO PARLANDO
Su questo argomento si sono dette sempre molte imprecisioni, dovute principalmente a impostazioni ideologiche precostituite contro o a favore del sostegno pubblico alla stampa.
Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, i primi giorni di giugno, ha diramato l’elenco dei soggetti beneficiari e l’importo liquidato.
Ricordiamo che, per quanto riguarda la liquidazione del contributo, la legge 198/2016, all’articolo 3, prevede l’erogazione in due tranches, con il pagamento di una rata di anticipo di una somma – pari al 50 per cento del contributo calcolato – da corrispondere, ogni anno, entro il 30 maggio successivo alla presentazione della domanda.
L’anticipo, ha comunica il Dipartimento, è stato liquidato utilizzando le risorse già accantonate a tal fine con il decreto del 29 ottobre 2019 di ripartizione interna del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione per l’anno 2019.
L’accantonamento così a suo tempo effettuato ha consentito – a detta del DIE – di erogare ora il 46,92% del contributo effettivamente liquidato nell’anno precedente.
(Foto in alto: Ferruccio Sepe, Capo DIE)