Ieri, in occasione della giornata internazionale per la sicurezza in Rete (il Safer Internet Day), l’indagine Ipsos-Changes Unipol ha analizzato percezioni, esperienze personali e misure di contrasto adottate dagli italiani sul tema Cyber Risk, mettendo in luce come circa 10 milioni di italiani abbiano subito violazioni digitali.
I risultati dell’analisi
Dal sondaggio, realizzato su un campione di persone tra 16 e 74 anni, è emerso che il 53% degli italiani dichiara di sentirsi esposto alle violazioni digitali e più di un 1 italiano su 2 si sente minacciato dai rischi sul web.
Soltanto il 30% degli italiani non percepisce il Cyber Risk come un pericolo, mentre il 17% dei cittadini non è in grado di valutarne le conseguenze, descrivendo quindi poca consapevolezza e molta vulnerabilità.
Inoltre, sono molti coloro che cercano di proteggersi dai rischi informatici con metodi fai da te: il 55% degli intervistati cerca di contrastare i cyber attacchi fornendo solo dati personali obbligatori e il 35% ritiene sufficiente non divulgare proprie foto o quelle di minori.
I giovani sono più a rischio
Sempre secondo la ricerca, le giovani generazioni sono quelle più a rischio, soprattutto nella pubblicazione di immagini e foto, in particolare proprie (19%). In generale, i più esposti risultano essere proprio coloro che utilizzano i social network con una frequenza medio-elevata (36%).
Per quanto riguarda i pagamenti online, ben 8 italiani su 10 percepiscono l’e-commerce sicuro. Tra i più scettici rientra la fascia di popolazione meno giovane (18% vs. 15% della media), i residenti nelle aree metropolitane del Sud (21%) e chi ha già subito violazioni sul web (24%).
A livello territoriale, le infrazioni online si verificano in maniera uniforme in tutta Italia: nelle aree metropolitane del Nord, il 21% degli intervistati dichiara di aver subito violazioni digitali, percentuale di poco inferiore a quelle registrate nelle città del Centro (25%) e del Sud (22%).
Articolo di I.M.