Dati e Ricerche

Cybercrime, rapporto Clusit 2022: in media 171 attacchi gravi al mese

Nel 2021 gli attacchi hacker nel mondo sono aumentati del 10% rispetto all’anno precedente e sono sempre più gravi. Questo è quanto emerge dal rapporto del 2022 di Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica.

Lo studio è stato condotto sui dati raccolti nell’arco degli ultimi 12 mesi e secondo gli analisti, in questo periodo si è verificata una media di 171 attacchi “severi” al mese, il valore più alto mai registrato prima.

Gli attacchi crescono in quantità e in “qualità”

Insieme al numero di attacchi informatici è aumentata anche la gravità degli stessi: il 79% delle violazioni rilevate ha avuto un impatto “elevato”, contro il 50% dello scorso anno.

In particolare, il 32% dei cyber crime è stato caratterizzato da una severity definita critica” mentre il 47% “alta”. A fronte di questi risultati, sono diminuiti invece gli attacchi di impatto “medio” (-13%) e “basso” (-17%).

In termini numerici la situazione potrebbe essere anche peggiore, in quanto spesso le vittime tendono a mantenere riservati gli attacchi subiti, nonostante le normative del GDPR e la direttiva NIS richiedano di comunicare tempestivamente le violazioni, pena sanzioni e multe.

“L’aspetto più preoccupante è che, a differenza dei difensori, i criminali oggi collaborano attivamente tra loro, si sono ormai consolidati dei cartelli di servizi criminali identificabili, una vera e propria criminalità organizzata che ha capito quanto i crimini cyber possono essere remunerativi”, ha sottolineato Sofia Scozzari, membro del Comitato Scientifico Clusit.

Gli obiettivi colpiti

Per di più, per la prima volta i ricercatori Clusit rilevano che l’obiettivo dei cyber attacchi non è più quello dei “multiple targets”, ovvero obiettivi molteplici, ma gli hacker mirano a bersagli precisi.

In questo senso, l’obiettivo più colpito è stato quello governativo e militare, con il 15% degli attacchi totali, in crescita del 36,4% rispetto all’anno precedente.

A seguire il settore informatico colpito nel 14% dei casi (+3,3% rispetto al 2020), gli obiettivi multipli (13%, in discesa dell’8% dal 2020) e infine la sanità (13%) e l’istruzione (9%), sostanzialmente stabili rispetto al 2020.

“Si tratta di una crescita drammatica con un tasso di peggioramento annuale a doppia cifra, pari a 6 trilioni di dollari, 4 volte il Pil italiano. Serve agire e per questo le risorse allocate dal PNRR dovranno essere gestite con una governance stringente in ottica cybersecurity di tutti i progetti di digitalizzazione previsti, valorizzando finalmente le competenze delle risorse umane nel Paese”, ha commentato Andrea Zapparoli Manzoni, membro del Comitato Direttivo Clusit.

Articolo di I.M.

uspi

Recent Posts

Meloni “No all’equivalenza delle responsabilità tra Israele e Hamas”

ROMA (ITALPRESS) - "Approfondirò in questi giorni le motivazioni che hanno portato alla sentenza della…

22 Novembre 2024

Google sfida OpenAI: lanciato Gemini-Exp-1114

Google sostiene che, rispetto a Gemini 1.5, le risposte della nuova versione sono più utili…

22 Novembre 2024

Arriva il vademecum contro le Infezioni Sessualmente Trasmissibili

ROMA (ITALPRESS) - "Sex roulette", "calippo tour", chemsex: si moltiplicano soprattutto tra i più giovani…

22 Novembre 2024

Thiago Motta “Milan forte, tutti dovranno dare qualcosa in più”

TORINO (ITALPRESS) - "I giocatori rimasti qui hanno lavorato molto bene, anche i rientrati dalle…

22 Novembre 2024

Arrestato a Civitavecchia trafficante dalla Spagna con 87 kg di cocaina

CIVITAVECCHIA (ITALPRESS) - La Polizia di Stato di Civitavecchia, ha arrestato un trafficante internazionale di…

22 Novembre 2024

Meta, violazione antitrust Ue: multa da quasi 800 milioni

Meta compie una violazione antitrust in Ue imponendo condizioni sleali agli inserzionisti esterni e annuncia…

22 Novembre 2024