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Crisi delle edicole, i dati della Sardegna e le soluzioni

Un’impresa in crisi. È quella delle edicole, che negli ultimi anni in Italia stanno registrando perdite esponenziali di fatturato e clientela. Fenomeno diffuso tristemente in tutto il Paese. In particolare, in Sardegna, la crisi delle edicole si protrae in modo intenso

L’associazione Unioncamere-InfoCamere, che si occupa delle camere di commercio e delle loro competenze, ha calcolato che negli ultimi 4 anni quasi 2.700 edicole sono sparite in tutta l’Italia. Di queste, 2.327 – l’86% circa – erano imprese individuali. Il fenomeno è meno marcato a Nord, dove città come Bolzano e Sondrio mantengono pressapoco invariato il loro influsso commerciale, ma si manifesta in tutta la penisola in modo simile

Edicole: crisi in Sardegna

Secondo i dati risalenti al 30 gennaio 2023, si trovano 540 edicole sul territorio della Sardegna — delle quali la metà, in numero di 245, si concentra a Cagliari e nella sua provincia. 169, un altro terzo, è invece nella zona di Sassari; seguono Nuoro e Oristano, penalizzando il centro dell’isola. 

Di queste edicole, negli ultimi 4 anni, ne sono state chiuse 78 – un numero corrispondente al 12,6% del totale. 72 di queste sono imprese individuali di proprietà di singoli, non di imprese importanti. 

Secondo i dati messi a disposizione da Fenagi nell’ottobre 2023, inoltre, il calo di presenza delle edicole in territorio sardo è accompagnato da una mancata nascita di nuove imprese. Nel 2015, 42 nuovi giornalai hanno aperto in territorio sardo. Nel 2022 solamente 7. 

Soluzioni: poche e poco buone

Dinnanzi alla crisi in corso, poche sono le azioni da parte delle autorità per limitare la scomparsa dei giornali cartacei. Tra di esse, si annovera l’idea di allargare la funzione delle edicole oltre la semplice distribuzione di quotidiani e testate, mettendo a disposizione il loro spazio per servizi postali, gioco d’azzardo e luoghi di ritiro e consegna per acquisti on line. 

Un’altra soluzione proviene dalla rete Quotidiana, la quale intende rivalutare daccapo il ruolo dell’edicola. Investendovi, solo nei primi due anni, un milione di euro. Nei loro occhi, l’appeal dello spazio rappresentato dall’edicola è il fascino della collettività – la possibilità di ricevere un servizio personalizzato, con una voce amica che risponde alle domande in base alla conoscenza e ai bisogni specifici. 

“Può aiutare a trovare tecnici per riparazioni e dog sitter, indirizzare nella ricerca di una badante”, dice l’amministratore delegato. Quotidiana cerca anche di variegare il contenuto delle edicole, aggiungendo anche generi alimentari e prodotti di igiene allo stock in vendita. 

M.F.Z.

uspi

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