Che i podcast siano in crescita lo dimostrano vari studi di settore.
L’ultimo sul tema, l’‘Ipsos Digital Audio Survey’, afferma che si tratta di “un’opportunità preziosa per il mondo editoriale e dell’intrattenimento: valorizzano le produzioni di qualità e rappresentano un contesto potenzialmente “ospitale” per le comunicazioni di brand, poiché offrono una esperienza di fruizione attenta, coinvolta, immersiva, sicura. Consentono lo sviluppo di audience investite che in prospettiva, se adeguatamente stimolate e soddisfatte, potranno credibilmente diventare oggetto di proposte a pagamento”.
L’indagine è stata lanciata da Ipsos per la prima volta nel 2019 per analizzare lo studio dell’universo media & entertainment in chiave Digital Audio.
Secondo lo studio, l’ascolto dei podcast nell’ultimo mese raggiunge nel 2021 quota 31% tra i 16-60enni (circa 9,3 milioni di persone), con una crescita lieve ma che consolida la tendenza positiva registrata lo scorso anno (nel 2020 i podcast avevano visto un balzo di ben 4 punti percentuali, passando dal 26% al 30%). Il dato rispecchia quindi la stabilità di un processo di digitalizzazione avviato durante il periodo pandemico.
Il format resta particolarmente interessante per i giovani (44% di under 35), ma nel 2021 crescono anche i target adulti, laureati (27%) e professionisti (13%).
Lo smartphone si rafforza ancora come dispositivo più usato per ascoltare podcast (79%), il computer (43%) resta al secondo posto, ma in calo, così come i tablet (26%).
L’ascolto di podcast avviene mentre si svolgono altre attività in contemporanea (80%), con un andamento da monitorare in futuro.
Quello della fidelizzazione è un tema cruciale e la terza edizione della Digital Audio Survey lo conferma.
Dallo studio emerge come i podcast si confermino un ottimo strumento pubblicitario: rimane molto elevato il ricordo delle pubblicità associate ai podcast (71%), soprattutto nella forma di adv prima/durante/dopo.
“La fotografia scattata dalla nostra ricerca a luglio 2021 ritrae uno scenario positivo per i podcast in Italia. Non si arresta il trend di crescita della reach, confermando che il significativo incremento messo a segno nel 2020 non era un fuoco fatuo. Il profilo degli ascoltatori resta molto più giovane della popolazione generale, ma quest’anno cresce anche il peso della componente più adulta, istruita e professionalmente qualificata. L’audience dei podcast resta caratterizzata da tratti socio-culturalmente avanzati: la connotazione da ‘pionieri’, che si attenua leggermente per ragioni anagrafiche, rimane comunque marcata. La modalità di accesso “pull” resta quella prevalente, stabile il livello di engagement. In continuità con gli anni precedenti, l’utente sembra in controllo della sua esperienza di fruizione, senza scossoni nonostante un’offerta in continua espansione. In questo scenario il ricordo delle pubblicità abbinate ai podcast si rafforza ulteriormente. Ora siamo alla prova di maturità: per continuare a crescere in modo significativo sarà necessario trovare la maniera di rivolgersi anche ad un pubblico meno esplorativo, settandosi quindi per trovare i ganci comunicativi e i canali di ingaggio giusti per promuovere e vendere la ‘unique proposition’ dei podcast”, commentano le curatrici dell’indagine Nora Schmitz, Leader Audience Measurement Ipsos, e Claudia D’Ippolito, Senior Researcher in Media Development.
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