ROMA (ITALPRESS) – Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail tra gennaio e ottobre sono state 421.497 (-21,1% rispetto allo stesso periodo del 2019), 1.036 delle quali con esito mortale (+15,6%). In diminuzione le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 36.619 (-28,3%). I dati di quest’anno sono fortemente influenzati dall’emergenza Coronavirus.
Tra i settori economici della gestione Industria e servizi, il settore Ateco “Sanità e assistenza sociale” si distingue per il forte incremento delle denunce di infortunio in occasione di lavoro, i due terzi delle quali hanno riguardato il contagio da Covid-19: +117% nei primi dieci mesi (dai 23mila casi del 2019 ai 50mila del 2020), con punte di oltre il +500% a marzo (da 2.400 a 14.700 casi) e del +450% ad aprile (da 2.100 a 11.900 casi) nel confronto tra il 2020 e il 2019.
Tra giugno e agosto si è assistito, invece, a un’inversione di tendenza, con decrementi compresi in un intervallo tra il -6% e il -17%. A settembre si rileva una ripresa pari al +9%, con aumenti che a ottobre tornano a essere preoccupanti (+202%, da duemila a seimila casi).
(ITALPRESS).
Tra i settori economici della gestione Industria e servizi, il settore Ateco “Sanità e assistenza sociale” si distingue per il forte incremento delle denunce di infortunio in occasione di lavoro, i due terzi delle quali hanno riguardato il contagio da Covid-19: +117% nei primi dieci mesi (dai 23mila casi del 2019 ai 50mila del 2020), con punte di oltre il +500% a marzo (da 2.400 a 14.700 casi) e del +450% ad aprile (da 2.100 a 11.900 casi) nel confronto tra il 2020 e il 2019.
Tra giugno e agosto si è assistito, invece, a un’inversione di tendenza, con decrementi compresi in un intervallo tra il -6% e il -17%. A settembre si rileva una ripresa pari al +9%, con aumenti che a ottobre tornano a essere preoccupanti (+202%, da duemila a seimila casi).
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