
Sono stati presi in considerazione l’ambito metropolitano di New York, la Regione Il-de-France (Parigi), la Greater London, Bruxelles-Capital, la Comunidad autonoma di Madrid e la Regione Lombardia. Le due realta’ dove l’epidemia si e’ diffusa maggiormente sono state New York e Madrid, mentre la Regione Lombardia – prima area occidentale ad essere interessata dall’epidemia e quindi potenzialmente meno preparata – ha mostrato dati complessivi di mortalita’ alti in termini di casi (oltre 10.000), ma inferiori, in proporzione alla popolazione residente, a tre delle sei altre regioni metropolitane considerate e con un tasso di mortalita’ cumulativa al 30mo giorno inferiore di circa il 50% rispetto a New York e alla Comunidad autonoma di Madrid. Due possono essere stati i fattori che hanno contribuito positivamente a “difendere” l’area metropolitana: da un lato l’efficacia e la tempestivita’ dei provvedimenti di contenimento e mitigazione delle autorita’ pubbliche che hanno ridotto gli assembramenti e quindi il rischio di contagio tra persone; dall’altro l’efficacia e la sicurezza delle cure erogate dalle strutture ospedaliere che hanno ricoverato i pazienti Covid-19. Infine, le due realta’ con sistemi sanitari a base pubblica (Italia e Regno Unito) hanno avuto tassi di mortalita’ sotto la media e intrapreso accordi con la componente ospedaliera privatistica, che risulta aver dato un apporto importante alla gestione dell’emergenza. In conclusione, secondo lo studio, non esiste un caso “Lombardia” quanto a eccesso di mortalita’ e il rapido adeguamento della rete di offerta ospedaliera ha saputo far fronte a una rilevante onda epidemica riuscendo fino ad oggi a limitarne la diffusione nell’area a piu’ alta densita’ abitativa.
(ITALPRESS).