MILANO (ITALPRESS) – Secondo i dati preliminari di uno studio dei ricercatori di igiene e sanita’ pubblica dell’Universita’ Vita-Salute San Raffaele, nell’ambito di un progetto europeo Horizon 2020 sulla diffusione del coronavirus in 6 ambiti metropolitani con simili caratteristiche demografiche, la Lombardia e’ sotto la media ed e’ l’unico caso in cui il capoluogo non e’ stato fin qui investito, in modo rilevante, dall’onda epidemica.
Sono stati presi in considerazione l’ambito metropolitano di New York, la Regione Il-de-France (Parigi), la Greater London, Bruxelles-Capital, la Comunidad autonoma di Madrid e la Regione Lombardia. Le due realta’ dove l’epidemia si e’ diffusa maggiormente sono state New York e Madrid, mentre la Regione Lombardia – prima area occidentale ad essere interessata dall’epidemia e quindi potenzialmente meno preparata – ha mostrato dati complessivi di mortalita’ alti in termini di casi (oltre 10.000), ma inferiori, in proporzione alla popolazione residente, a tre delle sei altre regioni metropolitane considerate e con un tasso di mortalita’ cumulativa al 30mo giorno inferiore di circa il 50% rispetto a New York e alla Comunidad autonoma di Madrid. Due possono essere stati i fattori che hanno contribuito positivamente a “difendere” l’area metropolitana: da un lato l’efficacia e la tempestivita’ dei provvedimenti di contenimento e mitigazione delle autorita’ pubbliche che hanno ridotto gli assembramenti e quindi il rischio di contagio tra persone; dall’altro l’efficacia e la sicurezza delle cure erogate dalle strutture ospedaliere che hanno ricoverato i pazienti Covid-19. Infine, le due realta’ con sistemi sanitari a base pubblica (Italia e Regno Unito) hanno avuto tassi di mortalita’ sotto la media e intrapreso accordi con la componente ospedaliera privatistica, che risulta aver dato un apporto importante alla gestione dell’emergenza. In conclusione, secondo lo studio, non esiste un caso “Lombardia” quanto a eccesso di mortalita’ e il rapido adeguamento della rete di offerta ospedaliera ha saputo far fronte a una rilevante onda epidemica riuscendo fino ad oggi a limitarne la diffusione nell’area a piu’ alta densita’ abitativa.
(ITALPRESS).
Sono stati presi in considerazione l’ambito metropolitano di New York, la Regione Il-de-France (Parigi), la Greater London, Bruxelles-Capital, la Comunidad autonoma di Madrid e la Regione Lombardia. Le due realta’ dove l’epidemia si e’ diffusa maggiormente sono state New York e Madrid, mentre la Regione Lombardia – prima area occidentale ad essere interessata dall’epidemia e quindi potenzialmente meno preparata – ha mostrato dati complessivi di mortalita’ alti in termini di casi (oltre 10.000), ma inferiori, in proporzione alla popolazione residente, a tre delle sei altre regioni metropolitane considerate e con un tasso di mortalita’ cumulativa al 30mo giorno inferiore di circa il 50% rispetto a New York e alla Comunidad autonoma di Madrid. Due possono essere stati i fattori che hanno contribuito positivamente a “difendere” l’area metropolitana: da un lato l’efficacia e la tempestivita’ dei provvedimenti di contenimento e mitigazione delle autorita’ pubbliche che hanno ridotto gli assembramenti e quindi il rischio di contagio tra persone; dall’altro l’efficacia e la sicurezza delle cure erogate dalle strutture ospedaliere che hanno ricoverato i pazienti Covid-19. Infine, le due realta’ con sistemi sanitari a base pubblica (Italia e Regno Unito) hanno avuto tassi di mortalita’ sotto la media e intrapreso accordi con la componente ospedaliera privatistica, che risulta aver dato un apporto importante alla gestione dell’emergenza. In conclusione, secondo lo studio, non esiste un caso “Lombardia” quanto a eccesso di mortalita’ e il rapido adeguamento della rete di offerta ospedaliera ha saputo far fronte a una rilevante onda epidemica riuscendo fino ad oggi a limitarne la diffusione nell’area a piu’ alta densita’ abitativa.
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