
“Se vi saranno condizionalita’ o meno lo giudicheremo alla fine, quando saranno concretamente elaborati il term sheet (contenente le principali caratteristiche del nuovo strumento), i terms of reference (che definiranno termini e condizioni della linea di credito) e, infine, il Financial Facility Agreement, le condizioni di contratto che verranno predisposte per erogare i singoli finanziamenti. Solo allora potremo valutare se questa nuova linea di credito pone condizioni, quali condizioni pone, e solo allora potremo discutere se quel regolamento e’ conforme al nostro interesse nazionale”, aggiunge.
“E questa discussione dovra’ avvenire in modo pubblico e trasparente, dinanzi al Parlamento, al quale spettera’ l’ultima parola. Prima di allora potremo disquisire per giorni e settimane, ma inutilmente. Per comprendere questo punto, basta tenere presente l’esperienza che molti cittadini fanno quando chiedono un finanziamento a una banca. Negli incontri preliminari, il funzionario illustra genericamente le condizioni del finanziamento, ma quelle che valgono sono le condizioni generali e le clausole inserite nel concreto contratto di finanziamento – conclude Conte -. Io, e qui parlo da Presidente del Consiglio e da avvocato, prima di dire se un finanziamento conviene o meno al mio Paese voglio prima battermi perche’ non abbia, in linea di principio, condizioni vessatorie di alcun tipo. Dopodiche’ voglio leggere e studiare con attenzione il regolamento contrattuale che condiziona l’erogazione delle somme. Solo allora mi sentiro’ sicuro di poter esprimere, agli occhi del Paese, una valutazione compiuta e avveduta”.
(ITALPRESS).