Nella giornata di oggi, 15 dicembre 2022, si è tenuto il Consiglio nazionale dell’Unione Stampa Periodica Italiana (USPI) in forma aperta.
“L’informazione del XXI secolo”. Questo il titolo dell’evento che si è tenuto presso Centro Studi Americani di Roma. Presenti, oltre agli organi sociali USPI al completo, tanti ospiti del settore dell’informazione e dell’editoria.
Presenti il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini, il Presidente USPI, Antonio Delfino, Federico Silvio Toniato, Vice Segretario Generale del Senato della Repubblica, Carlo Parisi, Segretario Generale FIGEC, Gianluca Busi, Technology pusher 22HBG, partner tecnologico USPI e naturalmente il Segretario Generale USPI, Francesco Saverio Vetere e la Vice Segretario, Sara Cipriani. Ha moderato gli interventi Alessandro Astorino, Delegato USPI ai rapporti con il Parlamento.
L’evento ha preso il via dalle ore 10:00, con il seminario tenuto dal Prof. Vetere davanti ad una sala composta anche dagli studenti universitari del Corso di Storia della Stampa periodica italiana che lo stesso Segretario generale tiene preso la Sapienza di Roma.
Per le 10:40 si sono aperti i lavori. Il Presidente USPI, Delfino, ha preso la parola per i consueti saluti e ringraziamenti iniziali e per dare il via alla giornata di confronto.
“Il 2022 è stato un anno complesso, veniamo da anni molto complessi, in realtà. In questi anni la trasformazione del sistema editoriale è proceduta in modo svelto. Durante questo lungo 2022 sono stati rinnovati anche organi sociali USPI, valorizzando i nuovi mezzi, ma anche i componenti storici del settore”.
Subito dopo è intervenuto il sottosegretario Barachini, che ha colto l’occasione per ricordare alcuni dei punti del suo lavoro: “Le risorse e il sostegno all’informazione e all’editoria vanno aumentati, non modificati né diminuiti. Il governo deve dare risposte ai cittadini indicando come le risorse vengono investite”.
In quest’ottica di rinnovamento e sviluppo, il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, secondo Barachini, può e deve “contribuire interrogandosi su ciò che è stato fatto e capendo cosa resta da fare. Un anno di internet equivale a 7 anni nella fase pre-internet. Se questo è vero, anche per l’informazione occorre fare una riflessione collettiva sulle radici che poi ci porteranno avanti”.
Il sottosegretario si è detto particolarmente felice di essere stato partecipe all’evento USPI, perché riconosce l’importanza del dibattito e del confronto con le associazioni del settore. “Andiamo avanti facendo i passi necessari in condivisione con tutte le realtà che chiedono e pretendono attenzione”, ha concluso poi.
Parisi, Segretario generale FIGEC, prendendo la parola ha sottolineato la difficile situazione del giornalismo italiano, soprattutto dal punto di vista del lavoro. Per questo, “l’appello che io rivolgo al sottosegretario è quello di continuare ad ascoltare e tutelare tutti. Nessuno in questo Paese deve rimanere indietro”.
Lo stesso contratto USPI-CISAL, siglato nell’ottobre 2020 e che ora va verso un rinnovo, è nato in una situazione di emergenza pandemica ed economica, per “far emergere il lavoro nero e quindi dare poi dignità ai lavoratori e sostenibilità alle aziende”.
I temi di ricerca e sviluppo sono stati invece al centro dell’intervento di Gianluca Busi, Technology pusher 22HBG, Partner tecnologico USPI. La nuova strada per valorizzare realmente il lavoro editoriale è quello di digitalizzarsi e comprendere l’unicità dell’informazione locale: “Le realtà locali danno le notizie locali, solo voi potete valorizzare questi tipi di contenuti. Voglio spingervi ad usare i servizi tecnologici, a sperimentare. Non sono i costi che vi cambiano, ma è la vostra capacità di modificare la mentalità e l’utilizzo del vostro tempo di lavoro”, ha spiegato Busi.
“Ognuno di voi copre un pezzettino, siete unici. Google è generico. Voi siete un unicum e il digitale vi permette di valorizzarlo”.
Prima di passare al dibattito aperto a tutti i presenti in sala, Francesco Saverio Vetere è intervenuto tirando un po’ le fila della giornata.
Prima di tutto, è necessario chiarire che “è importante per USPI mettersi all’ascolto del mondo. Avere la capacità di analizzare fenomeni, vederli e capirli”.
Dobbiamo prestare l’orecchio e vedere che sta cambiando la produzione di contenuti. “Non sta più tanto nell’editoria tradizionale ma si sta spostando su altri canali, su altre forme di informazione. Se ci mettiamoci in ascolto e cerchiamo di leggere la realtà, non possiamo non vedere questo”.
“Pensiamola bene e pensiamola insieme, perché su questo il Consiglio Nazionale deve riflettere: i giornali cartacei sono in crisi e stanno crollando. Lo dicono i numeri. Questo settore sta andando giù e sta facendo la fine progressivamente del vinile nella musica. Il settore va da un’altra parte. Qualunque sia il mezzo, quale sarà la costante? La libertà degli imprenditori di fare impresa e il lavoro, perché in ogni caso va disciplinato e protetto, a Costituzione vigente, il lavoro deve essere garantito secondo l’art. 36. Quindi l’USPI queste due cose non le può lasciare a nessuno”.
Gli ultimi minuti, come da programma, sono stati dedicati al confronto tra i Consiglieri nazionali e gli ospiti che vorranno intervenire al dibattito.
L’evento, oltre che un momento di dibattito e confronto, è stato anche occasione per lo scambio degli auguri di Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo.
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