Trasformazione digitale, questa è l’espressione chiave per il futuro. Serve al più presto una prestante infrastruttura in banda larga di alto livello per creare società ed economie più agili.
A confermarlo è lo studio Cisco Broadband Index, condotta in Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Polonia e Russia. La ricerca riporta dei dati che mostrano quanto la maggior parte dei cittadini europei siano realmente con un occhio al futuro.
In generale, durante i mesi di pandemia il traffico internet ha avuto dei picchi di crescita tra il 25 e il 45% in molte aree del mondo e il dato dovrebbe rimanere quantomeno stabile, se non salire ulteriormente nel prossimo futuro. Infatti, il 26% degli italiani coinvolti nello studio – e il 21% del campione generale – si aspetta di usare la rete di meno di adesso, ma senza tornare ai livelli pre-pandemia.
I dati
Il 78% del campione interpellato (81% per gli italiani) crede che oggi la connettività in banda larga sia una necessità; l’86% degli italiani – l’81% a livello complessivo – chiede al proprio governo nazionale di arginare il più possibile (fino alla completa eliminazione) il digital divide e di accelerare i progetti per offrire a tutti un accesso a internet affidabile e ad alta velocità.
Il 79% per gli italiani e il 76% del totale degli intervistati ritiene che la connettività per tutti sia fondamentale per la crescita economica e oltre la metà (il 53% degli italiani e il 54% dell’intero campione) ritiene che gli investimenti in infrastrutture siano importanti quanto gli investimenti in altri servizi pubblici.
La ricerca riporta anche i dati riguardanti il digital divide in Italia e negli altri paesi coinvolti. Sembra che quasi la metà (46%, il 44% in Italia) degli intervistati hanno sperimentato difficoltà di connessione durante la pandemia.
Paolo Campoli, VP – Head of Global Service Provider di Cisco commenta: “Le istituzioni riconoscono che la domanda per Ultra Broadband accessibile, sicuro ed e affidabile è cresciuta esponenzialmente, e stanno agendo di conseguenza. Questo include l’adozione di strategie europee e nazionali per portare la connessione fiber-to-the-home e 5G a tutte le famiglie ed alle imprese, con modelli di investimento e tecnologie che aiutino a superare le barriere economiche e geografiche, creando la rete Internet per il futuro: sicura, moderna e sostenibile. Cambiare l’economia di internet è un imperativo se vogliamo creare un futuro inclusivo. Questo, così come una collaborazione ancora più stretta tra governi e service provider, è vitale se vogliamo emergere, più moderni ed infrastrutturati, dalla pandemia e da tempi che non hanno precedenti nella storia”.
Abbattere il digital divide significa quindi fare in modo che non diventi una “zavorra per la crescita del Paese”.