Comscore, la società leader mondiale nella misurazione degli aspetti cruciali per accrescere il valore delle audience e delle campagne pubblicitarie multi-piattaforma, ha pubblicato uno studio -dal titolo “Il Tempo Speso è la Risorsa Scarsa”- sul tempo speso online dall’audience italiana nell’ultimo anno, analizzando i livelli di concentrazione e i nuovi fenomeni emergenti.
La metà del tempo speso online (52%) è dedicata a Facebook (28.9%) e Google (20.7%) e questo evidenzia come “il tempo speso online sia sempre più concentrato su poche property”, spiega Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers che rappresenta in esclusiva Comscore in Italia.
La prima riflessione riguarda il mobile e come questo tipo di sistema abbia sì “ampliato la capacità di raggiungere le audience” ma allo stesso tempo abbia anche “concentrato il tempo speso su poche properties”, quali Google e Facebook. Lo studio afferma che a settembre 2019 si sono registrati ben 38,7 i milioni di italiani su Internet, di cui 33 milioni da mobile (con un incremento di 1,5 milioni, erano 31,5 milioni un anno fa), mentre il tempo totale trascorso online registra una crescita del 3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
In generale, si può osservare che il comportamento della popolazione digitale maggiorenne nella scelta del device preferito per l’accesso alla rete, si concentra sia sulla multi-piattaforma che sulla scelta del mobile (in Italia rappresentano il 37% della popolazione digitale maggiorenne, erano il 36% lo scorso anno). Quindi il mobile rappresenta “il device su cui viene consumata la maggior parte del tempo online”, occupando il 77% del tempo speso sul web (a settembre 2019, con 5 punti percentuali in più rispetto allo scorso anno), con particolare utilizzo tramite app (che pesa complessivamente il 68%).
Nonostante sia il device preferito dagli utenti, il mobile “non fa altrettanto in termini di ingaggio, ovvero di capacità di trattenerne l’attenzione”, afferma la ricerca.
Dove si spende online tutto questo tempo? Le prime 5 properties in termini di tempo speso rappresentano oltre il 54% del totale dei minuti trascorsi online. Si tratta ovviamente dei maggiori OTT (Over The Top), in particolare Google e Facebook, seguiti da servizi di intrattenimento come Spotify, Netflix e Amazon. “Oltre alle properties di Google e Facebook, su cui si trascorre la metà del tempo on-line, stanno emergendo nuovi player dell’intrattenimento focalizzati sui contenuti video come Netflix, musicali come Spotify o in grado di coniugare entrambi come Tik Tok”, continua Fabrizio Angelini.
Lo studio, in secondo battuta, non poteva non concentrarsi sulla differenza generazionale nell’utilizzo del tempo online: impossibile quindi non notare come “i contenuti di entertainment abbiano una forte centralità in termini di tempo medio per visitatore per gli utenti più giovani, in crescita di due punti percentuali rispetto a quanto osservato lo scorso anno. Mentre sulle altre fasce di età sono i Social Network a rappresentare la categoria di contenuto con la maggiore incidenza, categoria tra l’altro particolarmente centrale nei consumi digitali delle donne in generale”.
Nello specifico, analizzando il dato nella fascia di età 18-24, la dinamica diventa ancora più evidente. YouTube è la prima mobile app per tempo medio per utente, seguita da TikTok e da Instagram. Facebook, invece, registra un tempo medio di utilizzo inferiore nella fascia di utenti under 18 rispetto a quanto registrato sulla popolazione 18+.
L’Accordo di collaborazione USPI – COMSCORE
Ricordiamo sempre ai nostri associati che USPI ha firmato un Accordo di collaborazione con COMSCORE, in vigore dal giugno 2018, che permette a tutti i soci di attivare la misurazione digitale del traffico dei propri giornali online.
Il servizio è completamente gratuito. Per attivarlo contattare gli uffici della Segreteria Generale.
In base a tale Accordo, inoltre, i dati saranno raccolti in un unico dato aggregato che offrirà, per la prima volta, la reale lettura del settore digitale dei giornali online iscritti USPI, di diverse dimensioni economiche e di larga diffusione sul territorio.
Si tratta di un comparto che copre, al momento, l’88,9% del totale degli utenti internet italiani. Di questo dato, il 95% si informa sulle testate associate a USPI tramite mobile.