Dopo l’approvazione dell’AIAct, la legge sulla regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale (IA), la Commissione europea ha accolto con soddisfazione l’accordo politico.
Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, ha infatti dichiarato che “utilizzata in modo oculato e diffuso, l’IA promette benefici enormi per la nostra economia e la nostra società”.
Si tratta di un grande traguardo giuridico, il primo in assoluto sul tema, che, continua von der Leyen “recepisce i valori europei e li traspone in una nuova epoca”.
L’AIAct, infatti, contribuirà “in misura sostanziale allo sviluppo di norme e principi globali per un’IA antropocentrica”, ossia, capace di portare giovamenti alla società e che possa essere utilizzata positivamente dall’uomo.
Rischi e ammende
La nuova legge prevede nuove regole da applicare in maniera omogenea in tutti gli stati membri, sulla base di un approccio fondato sul rischio (minimo, alto, inaccettabile e specifico per la trasparenza).
Le imprese che non rispettano le norme verranno sanzionate, con ammende variabili da 1,5 a 35 milioni di euro (o, in termini di fatturato annuo, dall’1,5% al 7%).
Massimali più proporzionati, poi, per infrazioni di Piccole e Medie Imprese (PMI) e Startup.
Prossimi obiettivi
L’accordo politico, ora, dovrà ricevere l’approvazione formale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio europeo, per entrare in vigore venti giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
L’AIAct diventerà poi applicabile due anni dopo l’entrata in vigore, a eccezione dei divieti (6 mesi) e norme per finalità generali (12 mesi).
L’Unione europea, comunque, continuerà a promuovere norme per un’IA più affidabile a livello internazionale.
Articolo di A.F.