Ufficiale il periodo in cui gli investitori dovranno presentare le domande: dal 1° al 31 ottobre 2019. Le risorse per l’operazione da fissare entro la fine dello stesso mese.
Diventa ufficiale la finestra temporale, dal 1° al 31 ottobre prossimo, in cui si possono presentare le domande per il “Bonus Pubblicità”, le agevolazioni fiscali per l’anno 2019, da parte degli investitori pubblicitari che hanno aumentato i loro investimenti in comunicazione.
Ma soprattutto diventa ora ufficiale che l’Esecutivo dovrà fissare, entro la fine dello stesso mese di ottobre, le risorse massime da destinare agli sgravi per l’anno in corso.
Queste le principali novità che ha portato sulla Gazzetta Ufficiale n. 188 del 12 agosto 2019 la pubblicazione della Legge n. 81 dell’8 agosto 2019, riguardante la «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 28 giugno 2019, n. 59, recante misure urgenti in materia di personale delle fondazioni lirico sinfoniche, di sostegno del settore del cinema e audiovisivo e finanziamento delle attività del Ministero per i beni e le attività culturali e per lo svolgimento della manifestazione Uefa Euro 2020».
Operativamente, il decreto legge 59/2019 stabilisce che tutti gli inserzionisti di campagne pubblicitarie pianificate quest’anno su stampa quotidiana, periodica e sulle emittenti radiotelevisive locali (dalle aziende fino ai liberi professionisti, passando per le organizzazioni no profit) hanno 31 giorni per richiedere i relativi crediti d’imposta, visto che in precedenza non era stata assicurata la copertura per il 2019 e i successivi anni.
A partire da quest’anno, a finanziare l’operazione ci penserà il “Fondo per il pluralismo e l’informazione” mentre il limite complessivo delle risorse disponibili verrà determinato annualmente con un Dpcm di riparto dello stesso Fondo. Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri dovrà essere emanato entro il mese di marzo di ogni anno.
Unica differenza rispetto ai precedenti sgravi 2017 e 2018 è che, da ora, il credito d’imposta viene concesso nella misura unica e massima del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati (sempre fermo restando il rispetto della normativa europea in materia di aiuti di Stato).
Già lo scorso 6 agosto, data di approvazione definitiva della norma, l’USPI aveva reso nota la sua soddisfazione per l’approvazione della stessa che assicura la messa in sicurezza del “credito di imposta” sugli investimenti pubblicitari incrementali sulla stampa quotidiana e periodica; una delle prime richieste fatte dall’Unione Stampa Periodica Italiana al Governo per aiutare il settore editoriale (e non solo).
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