Il Presidente dell’Ordine dei giornalisti fa sua la denuncia della Federazione Europa dei Giornalisti (Efj).
“L’informazione sta pagando il suo prezzo sul terreno della guerra in Ucraina. Cinque i reporter uccisi a venti giorni dall’inizio del conflitto in Ucraina e almeno 35 feriti, anche gravemente”,si legge in un comunicato stampa pubblicato sul sito dell’Ordine dei giornalisti.
Il Presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Bartoli, riprende la recente denuncia del segretario della Federazione Europa dei Giornalisti (Efj), Ricardo Gutierrez.
“Ormai gli operatori dell’informazione sono diventati bersagli scelti dalle forze occupanti per lasciare libero campo alla propaganda. – commenta Carlo Bartoli – La guerra si combatte anche sul terreno della disinformazione e i giornalisti sono diventati testimoni scomodi da eliminare. Otto anni fa anche Andy Rocchelli venne ucciso con un colpo di mortaio, mentre documentava la guerra del Donbass”.
“Come Ordine dei Giornalisti – prosegue Bartoli – raccomandiamo attenzione e prudenza. Sono colleghi di grande esperienza, e si segnalano molto bene. Ma faccio un appello alla prudenza e alla cautela. A rendersi sempre riconoscibili. E a considerare il fatto che si può diventare obiettivo sensibile. Raddoppiare, triplicare e decuplicare la prudenza”.
Gli ultimi a perdere la vita sono stati il cameraman irlandese della Fox News Pierre Zakrzewski, veterano dei conflitti (dall’Iraq all’Afghanistan) e la giornalista ucraina Alexandra Kuvshinova, colpiti mentre erano in auto vicino al villaggio di Gorenki, nei pressi della capitale, sulla strada per Irpin. Insieme a loro c’era anche il corrispondente dell’emittente Benjamin Hall, rimasto ferito in modo grave.
Tra le altre vittime il cameraman Yevhen Sakun, coinvolto nell’attacco missilistico alla torre della tv e il giornalista e videoreporter americano Brent Renaud, già collaboratore del New York Times, colpito durante i combattimenti a Irpin.
Ha perso la vita durante i combattimenti vicino a Mykolayiv, l’altro reporter ucraino Viktor Dudar.
In Italia la Camera dei deputati ha approvato all’unanimità un emendamento al dl Ucraina che consente ai cronisti ed ai foto cine operatori che documentano la guerra, di acquistare giubbotti ed elmetti, in deroga ai divieti in vigore.
A tenere il conto degli attacchi è anche Reporter Sans Frontieres, che ha aperto a Leopoli il Centro per la libertà di stampa.
L’associazione, di fronte alla difficoltà in diversi casi di reperire gli equipaggiamenti necessari, ha chiesto ai colleghi di fare la massima attenzione e alle testate di garantire la loro sicurezza.
Il Presidente dell’OdG ha annunciato all’Adnkronos una nuova iniziativa: “Stiamo inoltrando una richiesta la Farnesina, allo scopo di sollecitare un intervento con i governi interessati affinché sia salvaguardata la condizione dei giornalisti inviati sul campo di guerra e perché i colleghi non siano più oggetto di aggressioni”.
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