Le autorità antitrust americane ed europee si ritrovano unite nella battaglia contro la concorrenza nel mercato internazionale tecnologico.
La Federal Trade Commission (FTC) e la Commissione Europea riconoscono il ruolo limitante svolto dalle big tech e fanno convergere le loro azioni in un atteggiamento interventista contro il monopolio delle big tech.
Contro le loro posizioni dominanti, la presidente della FTC, Lina Kahn, si sta muovendo attivamente e si è avvicinata alla linea europea. La presidente dell’antitrust americano ha recentemente puntato l’attenzione sulle eventuali manipolazioni della competizione di mercato.
La causa Epic-Google: un esempio
Il produttore di videogiochi Epic aveva sfidato prima Apple in tribunale (uscendone sconfitto) e poi Google, vincendo invece la causa.
Epic accusava Big G di pratiche anticoncorrenziali, poiché pretendeva di poter scaricare videogiochi anche al di fuori dal Google Play, lo store di Google, ed evitare le commissioni imposte dalla società tecnologica.
La Corte federale californiana ha dato ragione ad Epic, lo scorso 11 dicembre, stabilendo che Google avesse creato un sistema monopolistico illegale, che privilegia la posizione dominante in diversi mercati in cui si estende il braccio di Big G.
Questa è solo l’ultima grande causa della grande società tecnologica, che ha però aggravato la sua posizione con le autorità internazionali. Dal 2017, Google si difende dalle accuse dell’Ue di abuso di posizione dominante e per violazione delle norme antitrust del settore advertising in Ue.
Anche dagli USA arrivano le stesse accuse: un accordo tuttavia è stato raggiunto, con una ammenda complessivo di 700 mln di dollari che Google dovrà pagare.
Articolo di T.S.