
“Il ridimensionamento dell’area del disagio sociale, rilevato negli ultimi due mesi rispetto ai picchi raggiunti ad aprile e maggio, difficilmente potrà configurarsi come l’inizio di una fase di rapido ritorno sulle posizioni di inizio anno – sottolinea Confcommercio -. La situazione, soprattutto sul versante delle attività delle imprese del terziario che operano nel turismo, rimane molto difficile e complessa. Vi è ancora un’ingente quota di lavoratori il cui reddito è sostenuto dalla cassa integrazione e dai fondi di solidarietà, principalmente tra coloro che operano nelle piccole imprese. I segnali di ridimensionamento di lavoratori indipendenti rappresenta un preoccupante indizio di riduzione di base produttiva conseguente alla chiusura di imprese piccole e piccolissime”.
(ITALPRESS).