Nel mare magnum di internet diventa sempre più difficile discernere la verità dal resto, per cui ormai, la verifica delle fonti è diventata un passo necessario per orientarsi sul web
È a partire da questo presupposto, che i ricercatori dell’azienda inglese Samaya AI hanno sviluppato un sistema di intelligenza artificiale che serve a guidare le ricerche online.
Il software si chiama Side e seleziona le fonti sulla base della loro affidabilità. Il sistema infatti, è capace di rilevare le fonti inattendibili o inaccurate, per poi proporre delle alternative migliori.
Il contributo a Wikipedia
Il team di Samaya AI ha recentemente pubblicato uno studio (Improving Wikipedia Verifiability with AI) in cui ha dimostrato l’efficacia del sistema, testandolo su Wikipedia. Wikipedia è una delle enciclopedie più consultate al mondo, con un catalogo immenso e costantemente aggiornato da volontari e redattori esperti.
Chiaramente, uno dei pilastri su cui si fonda Wikipedia è l’attendibilità per cui chiunque utilizzi Wikipedia può accedere alle citazioni delle fonti. Per i redattori, occuparsi del supporto di riferimenti presenti su Wikipedia è un’operazione veramente titanica.
La ricerca di Samaya AI, dimostra che Side è in grado di assistere i redattori Wiki sia scoprendo quelle che sono le citazioni problematiche e sia migliorando la loro attendibilità. La macchina AI è dotata di un motore di recupero, grazie a cui può cercare risorse alternative anche al di fuori di Wikipedia.
In poche parole, Side marca le fonti con un’ attendibilità bassa per poi proporre altre fonti, ordinandole in base alla qualità. Come suggeriscono i ricercatori, la macchina potrebbe semplificare di molto il lavoro di redattori e moderatori che vigilano sull’accuratezza delle fonti Wikipedia.
La ricezione di Side
Per concludere lo studio, i ricercatori hanno scelto un gruppo di utenti Wikipedia a cui sottoporre i risultati di Side. L’obiettivo era valutare l’effettiva utilità del sistema, ed osservarne la ricezione.
I dati dimostrano che il 21% degli utenti ha preferito le fonti trovate dall’intelligenza artificiale, mentre il 10% ha optato per quelle già esistenti.
Il 39% degli utenti, invece, ha affermato di non preferire delle fonti in particolare sulle altre.
Articolo F.M.