Il Sottosegretario all’Informazione e all’Editoria Vito Crimi auspica che la fase finale dei lavori degli Stati Generali dell’Informazione e dell’Editoria, che si terrà nell’arco di due giorni, possa svolgersi a Torino.
Si apprende, da quanto riportato sul sito internet del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, che nei giorni scorsi il Sottosegretario all’Informazione e all’Editoria Vito Crimi ha incontrato a Torino la Sindaca Chiara Appendino e il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte Alberto Sinigaglia. Nel corso dell’incontro il Sottosegretario ha avuto modo di illustrare il percorso intrapreso con gli Stati Generali dell’Informazione e dell’Editoria, auspicando che la fase finale dei lavori, che si terrà nell’arco di due giorni, possa svolgersi proprio nella città della Mole.
«Nel 1856 a Torino veniva fondata la prima agenzia di stampa italiana, l’Agenzia Stefani. La città ha poi prodotto alcuni fra i giornali più longevi della storia del nostro Paese, come la “Gazzetta del Popolo” che ha visto ben 135 primavere, o la “Gazzetta Piemontese“, successivamente divenuta “La Stampa“. E non dimentichiamo la Rai, che proprio nel capoluogo piemontese ha costruito una delle prime sedi per la sperimentazione delle trasmissioni televisive. Negli anni Torino ha contribuito a scrivere pagine importanti dell’informazione, dell’intrattenimento e dell’editoria in Italia», ha ricordato il Sottosegretario.
«Sarebbe dunque un onore – ha poi proseguito Crimi – poter realizzare la due giorni conclusiva degli Stati Generali dell’Informazione e dell’Editoria in questa città. Una cornice preziosa per il finale di un percorso importante, che nei prossimi mesi vedrà susseguirsi incontri, dibattiti pubblici e tavoli di lavoro nei quali tutte le categorie del settore potranno esprimere idee e proposte, all’insegna del più pratico confronto sui grandi temi che interessano l’informazione e l’editoria italiana, dalla libertà di stampa ai nuovi modelli di sostegno al pluralismo, alla deontologia professionale, alla dignità e ai diritti dei lavoratori, alle prospettive dell’innovazione tecnologica, allo sviluppo di nuove categorie professionali, alla tutela del diritto d’autore e tanto, tanto altro, per giungere insieme a quella importante riforma che il Paese attende da tempo».
Dopo la cerimonia di apertura degli Stati Generali con il Presidente del Consiglio Conte, tenutasi il 25 marzo scorso, a breve prenderà il via la prima fase di consultazione pubblica, nella quale sia le categorie interessate che i singoli cittadini potranno partecipare ed esprimere le proprie idee e proposte, compilando il modulo online che sarà pubblicato sul sito del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria.
Successivamente avrà inizio la seconda fase degli Stati Generali: dal 15 maggio al 15 giugno, in ogni settimana si terranno diversi incontri e dibattiti con tutti gli operatori e le categorie del settore. Un’agenda fitta di appuntamenti, che vedrà la partecipazione di agenzie di stampa, giornalisti, distributori nazionali e locali, investitori, centri media, edicolanti, poligrafici, nuove categorie professionali come fotoreporter, videogiornalisti, social media manager e a seguire tutti gli altri attori della filiera.
L’evento finale di Torino sarà l’occasione per tirare le conclusioni di questo intenso e partecipato percorso, prima di procedere alla redazione delle proposte di legge definitive che saranno presentate dal Governo il prossimo autunno.