Bard, il software di IA di Google era stato già lanciato a marzo, in prova in pochi Paesi. Ad aprile era poi stato integrato nel motore di ricerca di Big G e solo ora arriva in Italia (in Europa, in realtà).
“Bard attinge a informazioni sul web per fornire risposte aggiornate e di alta qualità”, spiega Google. “Ci siamo confrontati con esperti, legislatori ed enti regolatori, inclusi i Garanti per la protezione dei dati, per comprendere il loro punto di vista e le loro indicazioni. Abbiamo adottato misure per aiutare le persone a gestire le informazioni in modo responsabile”.
Nuovo paradigma
“Bard è un’esperienza diversa dalla ricerca di Google, un nuovo paradigma del modo in cui usiamo il computer”, ha spiegato in una conference call Jack Krawczyk, direttore del prodotto in Google, aggiungendo che Bard è accessibile a tutti. È possibile interagire con Bard in più di 40 lingue.
Bard potrebbe fare affermazioni imprecise in risposta ad una richiesta dell’utente. In questi casi, precisa Google, è importante mandare una segnalazione. “Se ricevete una risposta che ritenete imprecisa oppure non appropriata o se riscontrate un problema o se desiderate semplicemente mandare una segnalazione, c’è un modo semplice per lasciare un commento”.