Nella giornata di giovedì 14 marzo, a Roma, si è svolto il Convegno USPI “Diritto all’oblio e libertà di informazione nel nuovo regolamento europeo per la protezione dei dati personali”, presso la sala Nilde Iotti alla Camera dei Deputati, in occasione della presentazione del volume monografico del periodico “Diritto ed economia dei mezzi di comunicazione” che tratta del Regolamento UE 2016/679.
Il convegno, presieduto da Paola Balducci – membro del Consiglio di presidenza della Corte dei conti e Docente all’Università Luiss di Roma – ha visto la presenza del Presidente del Garante per la protezione dei dati personali Antonello Soro, di Antonello Folco Biagini – Magnifico Rettore di Unitelma-Sapienza, di Enza Bruno Bossio – componente della Commissione Trasporti presso la Camera dei Deputati -, di Francesco Laforgia – componente del Gruppo di Lavoro sul diritto all’oblio del Consiglio di Presidenza del Senato – e di Luca Pastorino, componente di Presidenza Camera dei Deputati.
Nel II panel si sono poi confrontati Marianna Quaranta – Avvocato e coordinatrice del volume monografico sul GDPR in “Diritto ed Economia dei Mezzi di Comunicazione” – Marco Scialdone – Avvocato e Docente all’Università Europea di Roma – e Francesco Saverio Vetere – Segretario Generale USPI, Docente all’Università La Sapienza di Roma.
Il convegno è stato caratterizzato da una vivace dialettica sui temi caldi della tutela della libertà di stampa e dei diritti degli individui, con particolare attenzione al delicato equilibrio tra la necessità di tutelare gli utenti e i lettori senza arrivare però alla compressione della libertà di espressione e di stampa.
Il puntuale intervento del Presidente Soro ha sottolineato come il diritto all’oblio ha subìto negli anni una metamorfosi importante, rendendo fondamentale la deindicizzazione della notizia sul web. Ha aggiunto, inoltre, che nella attuale realtà dell’informazione sul web “c’è il rischio di cristallizzare la vita di un individuo ad un singolo momento o evento. Il diritto all’oblio deve essere il bilanciamento tra interesse pubblico e la dignità della persona che è alla base della nostra società civile. Il bilanciamento non è sempre facile, ma finora il confronto è servito a dimostrare che il punto di equilibrio trovato è positivo, è un buon punto dal quale partire.”
Il Presidente dell’Autorità per la protezione dei dati personali ha constatato che il GDPR, in vigore dal 25 maggio 2018, ha solo finito per confermare alcune norme che erano già state introdotte dalla giurisprudenza e dai Garanti. La novità risiede nel previsto dovere del titolare (quindi anche dei motori di ricerca) di informare i terzi dell’istanza di cancellazione.
Si può trovare l’intervento completo del Presidente Soro a questo link.
Il Rettore Antonello Folco Biagini ha affrontato il tema del diritto all’oblio in riferimento al mondo della stampa periodica, sottolineando l’importanza della formazione rivolta ai settori specializzati per fronteggiare l’emergenza delle fake news. “Dobbiamo come università, fare un’azione frontale, insegnando ai giovani a selezionare le informazioni e le notizie che ricevono” ha affermato il Rettore dell’unica Università telematica pubblica in Italia, citando anche la nuova convenzione stipulata tra Unitelma Sapienza e USPI – Unione Stampa Periodica Italiana – per l’avvio di nuovi corsi di formazione universitaria sul tema dell’editoria.
Il confronto si è concentrato a lungo sulla complessità del diritto all’oblio nell’era del web, sulla difficoltà di trovare un punto di equilibrio tra il diritto individuale a essere dimenticati e il diritto ad essere correttamente informati.
La Deputata Enza Bruno Bossio ha evidenziato come la questione fondamentale è quella di “essere deindicizzati e non di scomparire dal web”, considerando quindi il ruolo chiave dei motori di ricerca in quest’ottica.
L’Avv. Marianna Quaranta, in riferimento al GDPR, ha spiegato come il regolamento europeo è stato un passo importante, sottolineando però che gli operatori stessi non hanno ancora gli strumenti ne le conoscenze sufficienti per l’applicazione del GDPR stesso. “Il problema applicativo che abbiamo è serio, il Garante è fondamentale per semplificare e per dare direttive operative.”
L’Avvocato ha inoltre posto l’accento sulla mancanza di consapevolezza da parte dei cittadini sull’importanza dei propri dati personali, che spesso vengono pubblicati, soprattutto sui social, in modo indiscriminato.
L’Avvocato Scialdone, ha posto correttamente in evidenza le caratteristiche del diritto all’oblio nella normativa e nella giurisprudenza italiane, permettendo agli intervenuti di seguirne lo sviluppo fino al GDPR 2016.
Per concludere il Convegno, è intervenuto Francesco Saverio Vetere, Segretario Generale USPI e Docente di Editoria Periodica all’Università La Sapienza di Roma il quale ha analizzato la questione del diritto all’oblio e della libertà di stampa dal punto di vista dei giornali, sottolineando che l’art. 17 del GDPR, al paragrafo 3 evidenzia come il diritto alla cancellazione non si applica nell’esercizio del diritto di cronaca e di informazione, quindi “non si applica ai giornali”.
Si può trovare l’intervento completo del Segretario Generale Vetere a questo link.
Vetere, inoltre, ha posto l’accento sul divieto di ripubblicazione senza reale interesse considerando come ciò sia già previsto dai doveri deontologici dell’Ordine dei giornalisti e ha evidenziato come, guardando la questione dal punto di vista giornalistico, si possa arrecare un danno economico ai giornali, seguendo l’applicazione della deindicizzazione.
Il tema dibattuto dai relatori durante il Convengo è ampio e articolato, per questo necessità di ulteriori confronti finalizzati alla ricerca e all’individuazione di reali e concrete soluzioni che mantengano in equilibrio il rapporto complesso tra diritto all’oblio e libertà di informazione.